Pasta con i tenerumi

Arriva l’estate e non c’è nulla di meglio che una bella minestra… no, non sono pazza, lo giuro.. E’ usanza siciliana consumare, in questo periodo, una minestra fatta con una verdura  estiva che forse pochi di voi, che vivono nel resto dell’Italia, conoscerete.. I tenerumi.
Cosa sono i Tenerumi? Sono le foglie tenere delle zucchine bianche e lunghe (qui a Milano non ne ho mai viste al super mercato, ma forse dal fruttivendolo o al mercato li troverete). Non ho mai amato le minestre perché ne ho sempre avuto, dato che mia madre vivrebbe solo di quelle e a me, in un certo periodo della vita mi sono venute a noia..
Adesso ammetto che, magari, ogni tanto (dico una volta..mamma che mi leggerai, perché so che questa dichiarazione verrà usata contro di me in tribunale e capiterà di sentirmi dire “ma hai detto che ti piace..ora te la mangi” con il sorrisetto malefico di chi ha portato a casa una vittoria  XD) mi fa piacere mangiarla, perché ammettiamolo, i tenerumi sono buoni e effettivamente si possono anche mangiare freddi, come una fresca minestra estiva. 

Pasta con  i tenerumi
Pasta con i tenerumi

 

Ingredienti:

  • 3 mazzi di Tenerumi
  • 200g Pomodori pelati
  • 200g Spaghetti spezzettati
  • 1 spicchio di Aglio
  • Olio di oliva q.b.
  • Sale q.b.

Ingredienti:

  1. Pulire bene le fogli dei tenerumi
  2. Tagliarle a striscioline e immergerli in una pentola con acqua salata e far bollire non più di 10 minuti.
  3. Spezzettate degli spaghetti e cuoceteli dentro la pentola dove stanno bollendo i tenerumi.
  4. A parte, in una padella, preparare una salsa con un soffritto d’aglio e pomodori pelati.
  5. Tre minuti prima della fine cottura della pasta versare il sugo nella pentola e mescolare.
  6. Finire di cuocere la pasta e versarla nei piatti. 
  7. La pasta con i tenerumi é buonissima anche fredda. Chi non ama le minestra potrá preparare un versione asciutta. Mettere i tenerumi giá cotti e scolati nella salsa di pomodoro , cuocere a parte gli spaghetti nel brodo dei tenerumi e, appena cotti , mescolare con la salsetta

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.