La frutta di Martorana

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Tra un paio di giorni sarà la ricorrenza dei “Morti”, dalle mie parti, in Sicilia, si usa preparare la frutta di martorana. La tradizione vuole che i “cari defunti” tornino sulla terra lasciando ai bimbi giocattoli, frutta di martorana e altri dolci tipici come i “Pupi di zucchero” . Nell’era della tecnologia, con i bambini che crescono a pane e videogames questa tradizione si sta perdendo, o meglio.. il significato di questa tradizione si sta perdendo, perchè dal punto di vista consumistico, i giocattoli vengono sempre regalati.
Ma torniamo alla pasta di mandorle. Già ve ne avevo parlato in QUESTO articolo, oggi però vi do un’ulteriore ricetta, un pò più elaborata della prima e con più ingredienti. Provatele entrambe e fatemi sapere quale preferite.

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Ingredienti:

500g di farina di mandorle
400g d zucchero a velo
40g di glucosio
55g acqua
Aroma di mandorle q.b

per colorare:
Coloranti in polvere
lucidoper dolci
Alcol 50%

Procedimento:

In una ciotola capiente, unire tutti gli ingredienti ed impastarli con le mani.

Non impastate troppo. Con il calore della manipolazione, infatti, l’impasto tende a diventare oleoso, quindi non più utilizzabile.

Spennellate con l’amido per dolci le formine, Io ho usato il cellophane, anche se i dettagli così si perdono un pò.

Prendete una pallina di pasta di mandorle e schiacciatela dentro lo stampo, quindi estraetela.

Per colorare la pasta di mandorle utilizzate colori alimentari sciolti in una soluzione di acqua e alcol al 50% (in mancanza di questo usate gin,vodka o cognac).

Con i pennellini adatte agli alimenti colorate la frutta.

Dopo un giorno potrete lucidare la frutta con la lacca per dolci.

Così viene fatta la frutta di martorana, ma ricordo che da piccola usavamo soltanto colori alimentari in polvere e acqua. Io questa volta, non avendo tutti i colori in polvere, li ho alternati a quelli in gel

Buona parte di questi ingredienti potete trovarli nei super mercati ben forniti come l’Esselunga o l’Ipercoop.

Farina di mandorle
Coloranti in polvere e gel
Glucosio

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.

2 Risposte a “La frutta di Martorana”

    1. Grazie mille.. pensa che mi sono dovuta adattare con i tre colori primari..è stata dura 🙂

I commenti sono chiusi.