Goulash di halloween

Halloween si avvicina e oggi vi parlerò di una ricetta fatta lo scorso anno dal mio amico Pietro, il goulash di pollo e patate, decorato come se fosse un cimitero. A parte la decorazione tipica di Halloween, questo è un piatto davvero buonissimo (avrebbe dovuto quadruplicare le dosi secondo me.. ancora lo sogno di notte…) che potrete preparare quando vorrete, ma si presta benissimo per questo periodo.
La ricetta è parecchio semplice, forse un po’ lunga, ma nulla di così terribile. Per la notte delle streghe e per tante altre occasioni ve la consiglio caldamente, penso che la farò anche io.. semplicemente irresistibile
Goulash di halloween
Goulash di halloween

Ingredienti per 4 persone:
2 petti di pollo
2 cipolle rosse grandi
3 porri
1 tazza di birra
6 patate
2-3 cucchiai di paprika dolce
piadine piccole spesse
penne decorative alimentari o colorante nero
sale q.b
olio q.b.
pepe q.b.
Acqua+ una manciata di chiodi di garofano
riso soffiato q.b.
3 rametti di rosmarino
2 rametti di alloro
Procedimento:
In una pentola, portate ad ebollizione l’acqua con i chiodi di garofano.
tagliare porri e cipolle e fate rosolare tutto a fuoco basso.
Tagliate il pollo a cubetti e aggiungetelo alla cipolla e il porro. Lasciate rosolare per un paio di minuti, quindi versate la birra e fatela sfumare.
Adesso tagliate le patate e aggiungetele al resto degli ingredienti.
Versate poco a poco l’acqua fino a completare cottura. Le patate devono essere morbide e il pollo cotto
Aggiustate di sale, pepe e in fine spolveratevi sopra la paprika, un altro po’ di olio e amalgamate il tutto.
Mettete il goulash in una terrina.
Tagliate le piadine dandogli una forma a lapide,quindi  tostatele in una padella o nel tostapane.
Decoratele con la penna alimentare oppure il gel decorativo per dolci (lo trovate in qualunque super mercato).
Create un viale con il riso soffiato e gli alberelli con i ramoscelli di alloro e di rosmarino.

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.