Coppette alla crema di kumquat e limoncello

Oggi vi presento una ricetta che ho adorato. Perfetta per un dopocena e particolare, per l’uso dei Kumquat. Non so voi, ma questi mandarinetti giapponesi li adoro, quindi ho voluto ricreare una ricetta dolce, per poterli gustare in un’altra maniera.

Coppette alla cremadi kumquat e limoncello
Coppette alla cremadi kumquat e limoncello

 

Ingredienti per 4 persone:

  • 10 kumquat +  6 per la decorazione
  • 1 bicchierino di limoncello
  • 4 tuorli d’uovo
  • 40 g di farina
  • 1/2 litro di latte
  • 1/2 litro di panna + 4 cucchiai di zucchero a velo
  • 100g di zucchero
  • Pan di Spagna (trovate qui la ricetta)
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia

Procedimento

Lavate e asciugate i kumquat, quindi divideteli in due per togliere i semini interni.

In un pentolino, versate il latte e aggiungete i Kumquat, e l’essenza di vaniglia. Portate ad ebollizione mescolando spesso.

Quando il composto avrà raggiunto l’ebollizione spegnete il fuoco e frullate tutto con frullatore ad immersione. Se preferite potrete filtrare il latte (io preferisco di no).

In una ciotola, a parte, lavorate i tuorli con lo zucchero e incorporatevi la farina, quindi riversate tutto nel pentolino e aggiungetevi il composto con latte e Kumquat, in ultimo versate il limoncello.

Portate ad ebollizione tutto e continuate a mescolare fino a quando il composto non diventa cremoso. Lasciate raffreddare la crema.

Sbriciolate il Pan di Spagna e bagnatelo appena con un pò di limoncello . Tagliate a rondelle I Kumquat .

Montate la panna fredda di frigo con lo zucchero a velo.

Adesso dovete comporre le coppette:

Mettete nel fondo delle coppette il pan di Spagna, quindi versate un primo strato di crema, adagiate, tutto intorno alla coppetta, le rondelle di kumquat, quindi mettete altro pan di Spagna e terminate con altra crema di Kumquat. Guarnite con la panna (usate il sac a poche per creare decorazioni carine). Sbriciolatevi sopra un altro pò di Pan di Spagna. e guarnite con altri kumquat.

Lasciate riposare in frigo per un paio di ore.

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.