Conchiglioni con speck e spinaci

In questi giorni ho voluto provare i conchiglioni, un tipo di pasta che ho mangiato soltanto una volta in vita mia e che non avevo mai cucinato. Dato che dovevo fare la spesa, avevo pochi ingredienti in casa, quindi mi sono dovuta arrangiare con quello che ho trovato in frigorifero, ovvero spinaci, guanciale e… beh.. e basta, infondo la semplicità è la cosa migliore, soprattutto se non si ha tanto tempo (o voglia) per stare ai fornelli, oppure, come è successo a me, si hanno pochissimi ingredienti ed ospiti da sfamare 🙂 . Dato che sono soddisfattissima del risultato, condivido con voi questa semplice ricetta.

Conchiglioni con speck e spinaci
Conchiglioni con speck e spinaci


 

Ingredienti per 4 persone:

  • 400g di conchiglioni
  • 200g di spinaci
  • 1 spicchio di  aglio
  • 1 noce di burro
  • 200g di guanciale
  • olio q.b
  • parmigiano

Procedimento:

Mettete l’olio in una padella Wok  e fate imbiondire uno spicchio di aglio, quindi aggiungete gli spinaci e aggiustate di sale. Cuocete per dieci minuti

Eliminate lo spicchio d’aglio e tritate gli spinaci con il frullatore ad immersione. Aggiungete adesso il guanciale e la noce di burro, quindi cuocete ancora per 5 minuti

Nel frattempo cuocete i conchiglioni in abbondante acqua salata e bollente.

Appena la pasta sarà cotta, scolatela e unitela al condimento ed amalgamatela ad esso per un minuto a fuoco basso, impiattate spolveratevi sopra il parmigiano e servitela.

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.