Come l’acqua per il cioccolato

 Per le “ricette da cinema” oggi voglio parlarvi del film “Come l’acqua per il cioccolato”. Un film che fonde cucina, amore, sensualità, rabbia e passione. Le ricette di questo film sono tante e tutte interessanti e golose. Io ve ne posterò quelle più importanti, e vi invito a vedere questo magnifico film dal sapore agrodolce.

“Nel Messico d’inizio secolo in un paesaggio magico, ricco di passioni segrete e di lunghi silenzi carichi di emozioni, Laura Esquivel descrive una grande storia di amore tra Pedro e Tita.

Quest’ultima, schiacciata da una tradizione crudele che la vuole prigioniera del volere di sua madre, deve rinunciare a sposare Pedro.
Per starle vicino, Pedro sposerà la sorella di Tita, Rosaura. Tita userà la sua grande abilità culinaria anche in quell’occasione cucinando la torta “Chabela”.
Ancora una volta Tita potrà con la cucina esprimere il suo messaggio d’amore e la sua passione per Pedro”

 Ho sempre amato questo film e mi ha sempre commossa ed affascinata. Qui amore, sensualità, cucina e magia si fondono e si scontrano contro usanze e credenze antiquate che separano ma uniscono allo stesso tempo i due protagonisti.
Tra misteri, segreti, invidie, gelosie e sofferenze la protagonista prepara magnifiche pietanze, che hanno il potere di assorbire la sua energia, sue sensazioni ed i suoi sentimenti trasmettendoli ai suoi commensali e generando  spiacevoli e piacevoli avvenimenti

Locandina  come l'acqua per il cioccolato
Locandina come l’acqua per il cioccolato

 

Ricette:

Torta Chabela
Ricetta della torta chabela

 

 

 

 

 

 

 

 

rosa
Quaglie ai petali di rosa

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.