Ciambellone al mandarino

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La mia mamma ultimamente mi ha dato una ricetta fantastica, un ciambellone fatto con i mandarini.
Devo dire le verità: io non ho mai usato i mandarini per fare le torte.. li ho usati per le macedonie di frutta, ma per torte e ciambelle proprio no.. GRAVE ERRORE… mi si è aperto un mondo, quindi, dato che ho trovato questa ricetta più che fantastica, quindi ve la posto con piacere per condividere con voi le ricette di mamma.

Questa è una torta perfetta per la colazione o ancor più con una pallina di gelato accanto (fior di latte è meglio) per un fine pasto fresco, non pesante e nello stesso tempo goloso

 

Ingredienti:

  • 300g farina 00
  • 200g zucchero
  • 100g olio di semi
  • 3 mandarini (scorza tritata e zucco)
  • 3 uova
  • 1 bustina di lievito

 

Ingredienti mandarini caramellati:

  • 4 mandarini a fette
  • 4 cucchiai di zucchero

 

Procediemento:

Preriscaldate il forno a 180°
Lavate i mandarini e spremetene il succo, quindi tritate la buccia.
Montate le uova con lo zucchero.
Aggiungete la farina, il lievito e l’olio.
Incorporate adesso il succo e la buccia dei mandarini.

Imburrate e infarinate molto bene uno stampo per le ciambelle

In una padella mettete le fette di mandarini e lo zucchero, quindi fatele caramellare per 4 minuti circa.

Disponete i mandarini caramellati in fondo e al lato dello stampo, quindi versate il composto della torta.
Infornate per circa 30 minuti  (per controllate la cottura fate la prova dello spiedo: Circa dopo 25 minuti dopo che avrete infornato la ciambella infilzatela con uno spiedo di legno, se esce pulito la torta è pronta, altrimenti dovrete tenerla ancora in cottura)
Appena sarà cotta dovrete sformarla subito perché altrimenti i mandarini caramellati si induriranno e non riuscirete a toglierla dalla forma (a meno che lo stampo non sia in silicone).
Spolverate con lo zucchero a velo.

Ciambellone al mandarino
Ciambellone al mandarino
Ciambellone al mandarino
Ciambellone al mandarino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.