Calamarata al pesto di pistacchi e pancetta dolce

Oggi vi parlo di un primo semplicissimo da preparare e davvero davvero molto buono “la “Calamarata al pesto di pistacchi e pancetta dolce”. Ho scoperto il pesto di pistacchi qualche mese fa (ovviamente non potevo far a meno di provarlo, dato che adoro i pistacchi) ed ho voluto prepararlo ed utilizzarlo come condimento per la pasta.. devo dire che è qualcosa di davvero straordinario. Se amate i pistacchi come me, non potrete fare a meno di provare questa deliziosa pasta. Io me ne sono innamorata.

Calamarata al pesto di pistacchi e pancetta dolce
Calamarata al pesto di pistacchi e pancetta dolce

 

Ingredienti pesto di pistacchi:

200g pistacchi non salati e privi delle pellicine

40 ml olio di oliva

sale e pepe q.b.

20 gr di pinoli

40 gr parmigiano

Procedimento:

Sbollentate i pistacchi per pochi minuti, quindi privateli della pellicina.

Nel mortaio mettete i pistacchi, i pinoli, il sale, il pepe e il parmigiano. Pestate a lungo mentre poco a poco versate l’olio fino a quando non otterrete un composto cremoso.

Sterilizzate il barattolo e versatevi il pesto. Chiudete ermeticamente e capovolgete il barattolo per un’ora, poi capovolgetelo nuovamente creando così il sottovuoto.

Per preparare il pesto potrete anche utilizzare il tritatutto.

 

Ingredienti per la pasta:

400g pasta tipo “Calamarata”

1 bottiglietta di pesto di pistacchi

200g pancetta dolce

sale q.b.

1 piccola noce di burro (deve essere proprio piccola)

 

Procedimento per la pasta:

Portate ad ebollizione una pentola colma di acqua e un pugno di sale.

Quando l’acqua avrà raggiunto l’ebollizione gettatevi dentro la pasta facendola cuocere seguendo i tempi di cottura sulla confezione.

Nel mentre in una padella mettete il burro. Accendete il fuoco e fatela sciogliere, quindi aggiungete la pancetta e fatela rosolare per alcuni minuti.

Quando la pasta sarà pronta, scolatela e rimettetela nella pentola a fuoco basso, versatevi sopra il pesto di pistacchi e amalgamate sul fuoco per un minuto. Infine unite la pancetta dolce e amalgamate ancora.
Impiattate e servite.

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.