Biancomangiare

Il Biancomangiare è un buonissimo dolce siciliano preparato con il latte di mandorle (ma anche quello vaccino è accettato come variante). Il nome risale al medioevo, quando il bianco, simbolo di purezza, era scelto come colore, per alcune cene importanti.

Il Biancomangiare, è un dolce molto delicato, e la sua preparazione è veloce. Spesso mi capita di prepararlo soprattutto quando devo fare in pochi minuti un dolce, per una cena improvvisa, diciamo che può essere elencato tra “i miei dolci delle emergenze”.

Il Biancomangiare è anche un buonissimo dolce light, con poche calorie e sano,  quindi se volete concedervi uno strappo alla regola provatelo.. lo adorerete!

Biancomangiare
Biancomangiare


 

Ingredienti:

  • 500 ml di latte di mandorle ( o vaccino)
  • 80 g di zucchero
  • 20g di miele
  • 50 g di amido per dolci
  • Cannella in polvere
  • Scorza di un limone grattugia

Decorazione:

  • Scaglie di mandorle

Procedimento:

  1. Versate parte del latte in un bicchiere e mettete il resto in una pentola.
  2. Sciogliete l’amido nel latte che avete versato nel bicchiere e versate tutto nel resto del latte insieme al miele, la cannella, lo zucchero e la scorza del limone.
  3. Accendete il fuoco e mescolate fino a quando il composto non raggiungerà l’ebollizione.
  4. Inumidite le formine e versatevi il composto, quindi fatelo raffreddare fuori dal frigo per un’ora prima di riporlo in frigorifero per almeno 3 ore.
  5. Adesso potrete sformarlo, oppure lasciarlo nella formina.
  6. Decorate con le mandorle pelate, o scaglie di mandorle

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.