Anelli di calamari impanati e cotti al forno

Avete poco tempo e dovete preparare un secondo per una cena in famiglia o tra amici? ecco una ricetta che fa per voi. Anelli di calamari impanati e cotti al forno… credetemi, sono semplicissimi e velocissimi, e a parte i tempi di cottura (che comunque sono 20 minuti circa) li preparate in 3 minuti, infornate e potete dedicarvi ad altro nel mentre..(che so: preparare la tavola, truccarvi, pulire per terra prima dell’arrivo degli ospiti..insomma..sapete quando si fanno 400 cose nello stesso tempo e di fretta..mi capite vero?)

Calamari panati al forno
Calamari panati al forno


 

 

 

Ingredienti per 4 persone:

  • 300g di calamari tagliati in anelli
  • farina q.b.
  • pan grattato q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • olio q.b.
  • 2 uova

Procedimento:

Prendete tre ciotole capienti, in una mettete la farina, nella seconda l’uovo, nella terza il pan grattato il pepe e il sale

Passate i calamari, prima nella ciotola con la farina, quindi immergeteli nella ciotola con l’uovo e in fine in quella del pan grattato facendolo aderire per bene negli anelli.

Disponete i calamari in una teglia foderata di cartaforno, oliateli e infornateli per 20 minuti a 200° (in alternativa potreste friggerli in olio di semi, ma a me il fritto non piace tantissimo, quindi preferisco sempre cuocere al forno).

Sfornateli e serviteli con un contorno di patate, io ho fatto le patate sabbiose. Troverete la ricetta qui

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.