PETTOLE O ‘SCRPEDD’

PETTOLE O ‘SCRPEDD’

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PETTOLE O ‘SCRPEDD’: poichè siamo ormai in prossimità del Natale, voglio proporvi questo classico della cucina natalizia lucana: le Pettole, che nel mio paese chiamiamo ‘SCRPEDD’.

PETTOLE O ‘SCRPEDD’: sono ciambelle di pasta lievitata molto morbida fritte nell’olio bollente.

PETTOLE O ‘SCRPEDD’ possono essere rustiche o dolci, semplici o ripiene, e spesso vengono usate in sostituzione del pane, oppure come antipasto.

PETTOLE O ‘SCRPEDD’ si realizzano semplicemente utilizzando farina, lievito di birra, olio, acqua e sale e piacciono a grandi e piccini.

PETTOLE O ‘SCRPEDD’ sono quelle frittelle di pasta lievitata tipiche dell’area materana ma, soprattutto della Puglia.

Ci sono molte leggende sull’origine delle pettole, che probabilmente prendono il loro nome dalla parola latina “pitta” che significa “piccola focaccia”.

La prima è quella che narra di un’umile donna di Taranto che, mentre preparava il pane per il Natale, sentì un gran baccano proveniente dalla finestra.  Incuriosita, si affacciò e vide un corteo di zampognari sfilare per le vie della città: una tentazione troppo forte per la massaia, che decise di scendere in strada e partecipare alla sfilata dimenticandosi totalmente del pane.  Al suo ritorno la donna trovò la pasta del pane eccessivamente lievitata: il pane non si poteva più preparare e le dispiaceva molto buttar via tutto quel ben di Dio.  Decise, allora di spezzettare la pasta e di gettarla nell’olio bollente: improvvisamente la pasta si gonfiò e, così, nacquero per puro caso le pettole.

La seconda versione narra, invece, che fu San Francesco d’Assisi a distrarre la massaia mentre passava dalla finestra di casa sua.

Un’altra, ancora, narra che la donna stesse chiacchierando con una vicina quando si accorse che la pasta era ormai troppo lievitata per preparare il pane.

Insomma, sono proprio tante le storie legale alle PETTOLE O ‘SCRPEDD’

Una cosa però è certa: senza le pettole non sarebbe Natale.

Le PETTOLE O ‘SCRPEDD’sono morbide e gustose esono buonissime sia da sole che avvolte di zucchero

 

PETTOLE O ‘SCRPEDD’

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Ingredienti

800 g semola di grano duro

200 g farina 00

1 cubetto di lievito di birra fresco

700 ml acqua

2 cucchiai abbondanti di olio EVO

25 g sale

olio di semi di arachidi per friggere

Procedimento

Spezzettare in una ciotola il lievito di birra, unire il cucchiaino di zucchero semolato e un poco di acqua tiepida, mescolare e lasciare così per 10′ circa, fino a quando non si forma una ‘schiuma’.

Mescolare e setacciare le due farine e poi impastare la restante acqua (poco alla volta perchè dipende sempre dal tipo di farina e quindi dall’assorbimento), l’olio, il sale (sciolto in un poco di acqua) e il lievito.

Terminato l’impasto (che deve essere molto morbido), sistemarlo in una bowl coperta con pellicola per consentirgli di lievitare.  L’impasto deve stare al caldo e così si possono mettere sopra un paio di coperte di lana.

Lasciare lievitare l’impasto per 2/3 ore circa; l’impasto è pronto quando appaiono delle grosse bolle d’aria in superficie.

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Prendere delle palline di pasta e tuffarle direttamente nell’olio oppure fare tipo dei “bastoncini” con le mani, di circa 2 cm di diametro e arrotolarli fino a formare una ciambella e friggere in olio bollente finchè non diventano dorate.

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Far asciugare su carta assorbente

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e servire.

Ed ecco come servire le Pettole o ‘scrpedd’ elegantemente in un piatto Piatto piano Nature 26 cm in cellulosa della Ecobioshopping con sotto un tovagliolo tovagliolo 40×40 decorati LIBERTY in Airlaid marchio PIERROT

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oppure in una Fondina in foglia di Palma (sempre della Ecobioshopping) con sotto un tovagliolo (con stampo cuore di fiori) in ovatta 25×25 marchio PAPSTAR (grazie alla Pierrot srl)

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Pubblicato da ildolceesalatodiluisa

Mi chiamo Luisa Pontillo e vivo a Grassano, un piccolo paese della Basilicata in provincia di Matera. Sono un’insegnante esperta di lingua inglese e mi occupo soprattutto di certificazioni linguistiche, ma sono anche moglie e mamma di Chiara, una ragazza di 20 anni. Sono una camperista e amo viaggiare per conoscere e scoprire nuovi posti, dolci e piatti da poter poi riprovare e riproporre a casa e con gli amici. Sono sempre in movimento (non mi fermo mai) e soprattutto sempre pronta ad impastare. Il mio hobby? La pasticceria dolce e salata. Sin da bambina mi divertivo ad aiutare mia nonna materna in pasticceria e questa passione non mi ha più abbandonata, anzi mi segue anche nella professione di insegnante; infatti ai miei studenti, a fine anno scolastico, propongo sempre una simulazione dell’English Tea time durante il quale ci cimentiamo nella preparazione di dolci tipici inglesi.