MANICOTTO DI BOEMIA (TRDLO o TRDELNIK)

Il MANICOTTO DI BOEMIA (TRDLO o TRDELNIK), il cui nome originale è Trdelnik, è un dolce tipico della cucina ceca, ma io per la prima volta l’ho assaggiato a Budapest, durante la mia ultima vacanza in camper, la scorsa estate e li si chiama KÜRTŐSKALÁCS (ne ho realizzati di due tipi: per la prima ricetta dei KÜRTŐSKALÁCS (dolce tipico ungherese) clicca qui e per la seconda KÜRTŐSKALÁCS (2) clicca qui.

Oggi ho deciso di provare la ricetta ceca del Manicotto di Boemia che si prepara con un impasto che ricorda un pane dolce, ma prima della cottura viene lavorato ottenendo una lunga striscia di pasta che va poi arrotolata attorno all’apposita forma cilindrica e cosparsa di zucchero e cannella.

Il Trdlo o Trdelnik (e in italiano “Manicotto di Boemia”) e’ un delizioso dolce di origine Cecoslovacca, poi diffusosi, ovviamente con altri nomi e piccole varianti, in altre parti dell’Europa dell’Est. E’ comunque considerato il tipico dolce di Praga, una squisitezza tanto semplice quanto antica: chi fa visita a questa splendida città (spero di andarci presto), passeggiando per le vie più caratteristiche del centro, non può rimanere indifferente al meraviglioso profumo che emana per le strade, una vera e propria prelibatezza da non perdere se si vogliono gustare i sapori della tradizione locale.
La produzione risale al XIX secolo e all’inizio del XX è iniziata la vendita nei mercati, diffondendosi così in larga scala. L’origine della ricetta è attribuita ad un cuoco alle dipendenze del conte Jozsef Gvada’nyi e che visse a Skalica dal 1783 al 1801.
Il dolce ha la forma particolare di un cilindro cavo ed ècroccante in superficie e soffice all’interno; si ottiene mediante l’avvolgimento di una soffice pasta, precedentemente fatta lievitare, attorno ad un apposito rullo di legno (chiamato “trdlo”, da cui il nome) sul quale viene cotto attraverso un metodo veramente caratteristico; avviene infatti attraverso il calore raggiante dato da un un forno a brace o elettrico (a Budapest ho potuto vedere, nelle varie bancarelle per strada, i forni e la fase del processo di produzione) sul quale ruota il rullo, azionato da una cremagliera, in modo costante per una cottura uniforme, fino a quando il dolce raggiunge una colorazione dorata in superficie; viene quindi sfilato come un bracciale dal suo cilindro e venduto in pezzi.

 

MANICOTTO DI BOEMIA (TRDLO o TRDELNIK)

Ricetta

Grado di difficoltà: medio

Ingredienti:

  • 260 g farina 00
  • 110 ml latte
  • 1 uovo
  • 30 g strutto
  • 3 cucchiaini di zucchero
  • 15 g lievito di birra

Per guarnire:

  • 1 albume
  • Zucchero semolato q.b.
  • Zucchero di canna q.b.
  • Cannella q.b.

Procedimento

Spezzettare in una ciotola il lievito di birra, unire i 3 cucchiaini di zucchero semolato e un poco di latte tiepido (sottratto a quello totale), mescolare e lasciare così per 5′ circa, fino a quando non si forma una ‘schiuma’.

Versare nella bowl dell’impastatrice la farina e il latte restante; poi unire il lievito, lo strutto, l’uovo e cominciare a far girare con il gancio K, fino ad amalgamare gli ingredienti; poi sostituire il gancio K con quello impastatore e  lavorare fino a quando l’impasto sarà liscio e compatto.
Formare una palla e posizionarla all’interno di una ciotola leggermente infarinata; coprire con un canovaccio e lasciare lievitare per un’ora in un luogo tiepido o fino al raddoppio del volume.

Versare l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata e stenderlo a forma di cerchio  dallo spessore di 7-8 mm. Con un coltello o la rotella taglia pizza tagliare, partendo dall’esterno e formando una spirale verso il centro, una striscia continua larga 2-3cm

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A questo punto (procedimento preso da qui), per ottenere la tipica forma cilindrica del dolce e poterlo poi cuocere anche senza l’ausilio dell’apposito strumento di legno e del suo forno speciale, procedete passo-passo come segue: da un rotolo di alluminio stendere una striscia sufficientemente lunga e tagliarla quanto la lunghezza di tutto il mattarello; dividerla a metà per tutta la sua lunghezza e foderare quindi con le due parti ottenute, facendovi fare due-tre giri, le estremità del corpo del mattarello, escludendone i manici; increspare ognuna delle due parti di alluminio accorciandole leggermente e poi appiattendole con la mano, lasciando così un poco di spazio scoperto nella parte centrale del mattarello stesso .

Prendere quindi una striscia d’impasto ed avvolgerla intorno alla prima metà del mattarello così foderato, avendo cura di sovrapporla leggermente man mano che si arrotola ed ottenendo così un cilindro di pasta.
Procedere allo stesso modo con il resto della pasta.
Versare in un piatto dello zucchero semolato e dello zucchero di canna ed in più pizzico di cannella.
Arrotolare il cilindro di pasta, precedentemente spennellato con l’albume d’uovo sbattuto, facendo aderire uniformemente su tutta la superficie il mix di zucchero e cannella.


Sfilare poi delicatamente dal mattarello e spingerne l’alluminio in eccesso all’estremità verso l’interno del rotolo ottenuto. Sistemarlo in posizione eretta su una placca in precedenza foderata con della carta forno

 

e proseguire così, seguendo lo stesso procedimento,  con le rimanenti strisce di pasta per ottenere i successivi dolci.

Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 10-12 minuti: devono leggermente dorarsi in superficie.

Appena sfornati sfilare la carta d’alluminio interna e degustare.

Se volete realizzare un tea time elegante e d’effetto servite i Manicotti di Boemia in un piatto Komodo in cellulosa della Ecobioshopping con sotto un  tovagliolo 40×40 decorato LIBERTY in Airlaid marchio PIERROT

 

 

Pubblicato da ildolceesalatodiluisa

Mi chiamo Luisa Pontillo e vivo a Grassano, un piccolo paese della Basilicata in provincia di Matera. Sono un’insegnante esperta di lingua inglese e mi occupo soprattutto di certificazioni linguistiche, ma sono anche moglie e mamma di Chiara, una ragazza di 20 anni. Sono una camperista e amo viaggiare per conoscere e scoprire nuovi posti, dolci e piatti da poter poi riprovare e riproporre a casa e con gli amici. Sono sempre in movimento (non mi fermo mai) e soprattutto sempre pronta ad impastare. Il mio hobby? La pasticceria dolce e salata. Sin da bambina mi divertivo ad aiutare mia nonna materna in pasticceria e questa passione non mi ha più abbandonata, anzi mi segue anche nella professione di insegnante; infatti ai miei studenti, a fine anno scolastico, propongo sempre una simulazione dell’English Tea time durante il quale ci cimentiamo nella preparazione di dolci tipici inglesi.