Struffoli… diamanti al miele

struffoli

L’origine di queste golosissime palline fritte, irrorate di miele, che per antonomasia sono i dolci più napoletani che vi siano, pare che non sia proprio un‘invenzione partenopea, nonostante la proverbiale creatività che caratterizza in genere tutti i napoletani.

Affiora l‘ipotesi che questi “diamantini” colorati siano stati portati dai greci, ed è dal greco “strongoulos” (arrotondato) che deriverebbe il termine struffolo. Come avviene in casi come questo, quando non si hanno dati certi su una qualsiasi origine, la fantasia viene maggiormente stimolata alla ricerca della verità, quindi si ipotizzano diverse storie che più o meno possano avvicinarsi al tema trattato.

Ma benché non si conoscano con esattezza le origini degli struffoli, o strufoli come sono chiamati in alcune zone, né da dove vengano, si sa di sicuro dove vanno, prima nelle nostre pance dopo aver deliziato il palato e successivamente nei nostri fianchi, se ci siamo lasciati prendere dalla gola. 😉

Il percorso geografico degli struffoli si estende maggiormente in tutto il centro-sud dell’Italia, anche se, a seconda della zona, vengono chiamati diversamente.

Nella preparazione di questi dolci tipici del periodo natalizio, anche se in qualche zona si preparano anche a carnevale, molto viene affidato all’olfatto, infatti hanno un bell’aroma e nulla viene affidato al caso; per i golosi il vero struffolo deve essere molto piccolo, perché riesce meglio ad amalgamarsi con il miele e quindi ne guadagna il sapore ( io ho provato a farli un po’ più grandi, ottimi!! 😛 )

La loro diffusione avvenne in epoca moderna grazie ai conventi napoletani, dove le suore li preparavano per offrirli come dono natalizio alle famiglie nobili che si erano distinte per atti di carità.

Gli struffoli, come tutte le ricette antiche, nascondono molti segreti custoditi gelosamente e che spesso ci vengono tramandati dalle nostre nonne e mamme, uno di questi sta nel miele (considerato il simbolo della dolcezza divina, infatti si dice che sia il cibo degli angeli) che deve essere di buona qualità ed abbondante.

Queste golose palline si prestano molto bene, con un po’ di fantasia, a diventare una genuina ed originale idea regalo per Natale…

Dopo questo breve accenno sulla storia degli struffoli è giunto il momento di presentarveli.

Ingredienti:

  • 600 gr. di farina
  • 4 uova intere + 1 tuorlo
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 80 gr. di burro
  • 1 bicchierino di strega
  • scorza di mezzo limone grattugiata
  • 1 pizzico di sale
  • 1 pizzico di bicarbonato o ammoniaca per dolci (per rendere gli struffoli più gonfi)
  • olio (o strutto) per friggere
  • 400 gr di miele

Disponete la farina a fontana sul piano di lavoro, impastatela con uova, burro, zucchero, la scorza grattugiata di mezzo limone, un bicchierino di strega ed un po‘ di sale. Ottenuto un amalgama omogeneo e sostenuto, dategli la forma di una palla e fatelo riposare per un paio d’ ore. 

Dopo trascorso questo tempo, lavoratela ancora brevemente e dividetela in palline grandi come arance, da cui ricavare, rullandoli sul piano infarinato, tanti bastoncelli spessi un dito; tagliateli a tocchettini che disporrete senza sovrapporli su un canovaccio infarinato.

Prima di friggerli passateli in un setaccio in modo da eliminare la farina in eccesso (procedimento essenziale).

Friggetene pochi alla volta in abbondante olio bollente: scolateli con una schiumarola non appena si sono gonfiati e dorati, (mi raccomando non troppo cotti) ed adagiateli su carta assorbente da cucina.

A questo punto fate sciogliere il miele a bagnomaria in una pentola abbastanza capiente, toglietela dal fuoco e unite gli struffoli fritti, rimescolando delicatamente fino a quando non si siano ben impregnati di miele.

Adesso viene la parte più divertente e fantasiosa:
scegliete con cura un elegante piatto da portata natalizio, mettetevi al centro un barattolo di vetro vuoto (serve per facilitare la formazione del buco centrale) e disponete gli struffoli tutt’intorno a questo in modo da formare una ciambella. Quando il miele si sarà rappreso, togliete delicatamente il barattolo dal centro del piatto e servite gli struffoli.

Un’altra sfiziosa idea potrebbe essere l’utilizzo di pirottini (magari natalizi) preparando così delle mono-porzioni, sicuramente più pratiche ed alternative.

Piccola nota: per quanto mi riguarda, non ho l’abitudine di decorare gli struffoli con robine colorate varie, come confettini, canditi e pinoli in quanto (secondo il mio gusto personale) contaminano il gusto e l’aroma degli struffoli (a dirla tutta li trovo anche poco natalizi). Ma ovviamente come gran parte delle cose (non solo culinarie) è tutto soggettivo, dopo tutto, come si dice: “il mondo è bello perché è vario”!! 😉 e poi sono belli da vedere, quindi in via del tutto eccezionale per scattare la foto per il blog li ho utilizzati!! 🙂

Per quanto riguarda il vino, io questa volta farei, un abbinamento, cosiddetto del “territorio” con vitigni campani come , Falanghina o Fiano, per citare i più “adatti”… Cin…cin…  😉

Mangiate, gustate e, soprattutto… COMMENTATE!

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Gianna

2 Risposte a “Struffoli… diamanti al miele”

    1. Ciao, Antonella grazie per i complimenti 🙂 è bello sentirselo dire 😉 Ti ringrazio per essere passata sul mio blog e se ti va, torna a trovarmi!! Un saluto a te!!! :-*

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