Polpette di carne al sugo

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Ci sono molti piatti tradizionali che hanno una storia che li caratterizza, così come le polpette al sugo.
Questa conosciutissima pietanza, sembra avere due scuole di pensiero: una sostiene che sia un piatto povero mentre l’altra è fermamente convinta che sia un piatto nobile.
Pellegrino Artusi, nel manuale “La Scienza in cucina e l’Arte di Mangiar bene” del 1881, afferma che le polpette siano state “inventate” per riciclare gli avanzi di carne. Dunque, stando a quanto scrive l’autore, si potrebbe tranquillamente definirle un “piatto povero”, in quanto venivano preparate con i resti della carne che, per non essere buttati, venivano impastati insieme ad altri ingredienti.
Oggi, invece, sembra che questa prelibatezza sia da definire a tutti gli effetti un piatto “nobile” perché, per la preparazione, si prediligono ingredienti di prima qualità: carne macinata fresca, parmigiano grattugiato e qualche spezia.
Sembra proprio che le polpette siano una vera e propria costante in tutte le famiglie (sarà anche perché piacciono molto anche ai bambini).Calde calde di padella, ancora tiepide o a temperatura ambiente, belle rotonde o un po’ schiacciate, fritte in padella o al sugo di pomodoro, sono per tutti una pietanza gustosa ancor più se mangiate il giorno dopo la preparazione.
La ricetta che vado a presentarvi è quella classica, che probabilmente molti di voi conoscono già, ma una rinfrescatina, non guasta 😉 .

Ingredienti per quattro/cinque persone:

  • 600 gr polpa di manzo macinata
  • 250 gr pane (meglio se di qualche giorno)
  • 120 gr parmigiano grattugiato
  • 400 gr pelati
  • 1 uovo intero ed un rosso
  • 1 cipolla
  • 1 carota piccola
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • sale q.b.
  • noce moscata q.b.
  • olio evo q.b.
  • sale q.b.

Con l’aiuto di una forchetta schiacciate i pelati (oppure, se preferite, frullateli con un mixer ad immersione) mentre, in un’ampia padella dai bordi alti, mettete soffriggere la cipolla e la carota tritata con un filo d’olio evo; aggiungete i pelati e lasciate cuocere a fiamma bassa, aggiustando di sale.

Mentre il sugo va avanti con la cottura, voi fate ammorbidire per qualche minuto il pane secco in abbondante acqua (se preferite potete utilizzare anche del latte), dopo di che strizzatelo bene, riducetelo in pezzettini ed amalgamatelo alla polpa di manzo già macinata, che avrete adagiato in una terrina. Unite il prezzemolo e l’aglio sminuzzato, quindi salante ed aggiungete un po’ di noce moscata; per ultimo, incorporare anche il parmigiano grattugiato e le uova, in modo da legare l’impasto e renderlo lavorabile.
Una volta che tutti gli ingredienti sono bene amalgamati tra loro, con le mani leggermente umide, prendete delle piccole quantità d’impasto per formare le polpette.polpette-al-sugo-2
Una volta terminate, preparate una padella con dell’olio per friggere e, quando questo risulterà ben caldo, procedete con la cottura.
Togliete dall’olio e mettete a sgocciolare le vostre polpette, non appena risulteranno ben dorate.
A questo punto, adagiate delicatamente le polpette nel sugo e lasciatele cuocere per 20-30 minuti a fiamma molto bassa, in modo che le polpette assorbendo il sugo, si ammorbidiscano e si insaporiscano.
Come dicevo all’inizio, le polpette sono strepitose mangiate calde, tiepide o fredde, ma vi esorto a gustarle il giorno dopo la preparazione, ben calde, magari con un bicchiere di rosso campano, come il piedirosso, detto anche “per’e palummo” (piede di piccione) vino oggi rivalutato.
Buona ricetta con “il Bello del Fornello”.
Alternativa per polpette più… leggere: saltare la parte della frittura in padella e cuocere le polpette direttamente nel sugo ma, in questo caso, adagiate le polpette solo quando il sughetto sarà ben caldo (ovviamente, la cottura nel sugo sarà più prolungata, avendo evitato la frittura).

Mangiate, gustate e, soprattutto… COMMENTATE!

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Gianna

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