Funghi alla Wellington. Ricetta Vegetariana.

La tecnica Wellington applicata ai Funghi!

Essa di solito si riferisce ad un filetto di carne e funghi ricoperto da una sfoglia, e poi fatto al forno.

Una ricetta del genere la pubblicai qualche tempo fa, ma con l’agnello.
La mia ricetta dell’AGNELLO ALLA WELLINGTON LA TROVI QUI:http://blog.giallozafferano.it/growingupitalian/cotolette-dagnello-wellington/

Ma torniamo a noi….e se volessimo fare una versione vegetariana di questo piatto? Perche’ no!

Funghi alla Wellington

I funghi in fondo sono gia’ nella ricetta principale. Io li ho solo riempiti con degli avanzi.

Una ricetta vera e propria non c’e’. Si tratta piuttosto della mia solita PULIFRIGO

INGREDIENTI PER DUE FUNGHI WELLINGTON (per due persone)

Livello Facile

Tempo 1 ora

2 funghi Portobello abbastanza grandi

Formaggi grattugiati Q.B

1 cipolla rossa

1 cucchiaio di zucchero di canna

1 cucchiaio di zucchero granulato

1 cucchiaio di aceto balsamico

mezzo bicchiere di vino Rosso. Robusto

Olio e burro Q.B

Sale Q.B

IMPASTO ALL’ACQUA CALDA PER COPERTURA  vedi ricetta annessa piu’ avanti

Funghi alla Wellington

COME SI FANNO:

Per prima cosa preparate l’impasto di acqua calda che vi servira’ per incartare i funghi.

La ricetta la trovate qui:http://blog.giallozafferano.it/growingupitalian/ho-scoperto-lacqua-calda/

Mentre l’impasto si riposa a temperatura ambiente, preparate la cipolla.

1-Riempite un pentolino d’acqua e bollite la cipolla con la buccia per 5 minuti.

2-Rimuovete gli strati esterni ed affettate la cipolla in senso orizzontale (da polo a polo)

3-Soffriggete la cipolla in un fiocco di burro ed un po’ di olio d’oliva per circa 5 minuti.

4-aggiungete gli zuccheri ed il balsamico. Continuate la cottura a fuoco medio per ulteriori 5 minuti.

5-Ora aggiungete il vino e cuocete a fuoco medio basso finche’ si sara’ ritirato, lasciando la cipolla come caramellata.

6- Aggiustate di sale.

Mentre la cipolla cuoce, rimuovete gli stemmi dai funghi e grigliateli leggermente (oppure cuoceteli su di una padella antiaderente con un filo d’olio ed a fiamma vivissima) per circa 4 minuti su ciascun lato.

Metteteli a scolare sopra un tovagliolo di carta, rilasceranno l’acqua in eccesso.

Quando la cipolla sara’ pronta, fatela raffreddare.

Dividete l’impasto di acqua calda in 4 parti.

Stendete due cerchi del diametro piu’ grande di quello del fungo di circa 10 cm .

Mescolate la cipolla cotta con una bella manciata di formaggio (quello che avete)

Funghi alla Wellington

Mettete meta’ del composto al centro di ogni cerchio e coprite con il fungo.

Stendete l’impasto rimasto in altri 2 cerchi e ricoprite e precedenti formando tipo ravioli.

Funghi alla Wellington

NOTA: io ho fatto un altro impasto di pasta matta con un po’ di Curcuma per dare un look piu’ sofisticato al piatto, ma non ce ne e’ bisogno.

Sigillate bene i bordi del vosto “raviolone” con i denti di una forchetta.

Funghi alla Wellington

Infornate a forno caldo, a 180 gradi (ventilato) per circa 20/ 30 minuti, controllando a meta’ cottura.

Enjoy!!

Funghi alla Wellington

Pubblicato da growingupitalian

Salve! Vivo tra due mondi, ma con i piedi per terra. E' un lusso poter scegliere il meglio di entrambi. La vita mi ha fatto questo regalo, e lo voglio condividere con Voi!! Sono nata negli anni 60 in Italia. Il mondo della televisione in Bianco e Nero, senza cibi GMO, senza smart phones. La mia infanzia e' stata costellata di persone incredibili e memorie indelebili della mia famiglia. Ora, 50 anni dopo e 10 mila km di distanza apparte, tutte queste memorie hanno contribuito ad arricchire la mia vita ..dopotutto, una ragazza puo' lasciare l'Italia, ma l'Italia non lasciam mai le sue ragazze!.Hello all. I live in between two worlds (USA and Italy) but I'm really grounded. I believe it's a luxury to be able to pick and choose the best of both. I've been given that gift and I'm sharing it with you. I was born in the 60's in Italy. Black and White pictures, no GMO, no tablets, no computers or cell phones. My childhood was starred by people and memories. It sure takes a village to raise a child...and a great family. I was blessed to have all of the above. Now, fast forward 50 years, 10,000 kilometers away. My life is richer than ever because of my upbringing. I have stories...lots of stories I will share with you. Afterall, A GIRL might leave Italy, but Italy NEVER leaves the girl!

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