1 confezione di savoiardi
200 g di mascarpone
150g di panna
2 tuorli e 2 albumi montati a neve (devo dire che anche 1 tuorlo per me va bene,non amo molto il sapore delle uova )
cacao amaro quanto basta
2 tazze di caffèRicetta :
Versare il caffè in una fondina e inzupparvi i savoiardi
uno ad uno.
Disporre i savoiardi sul fondo della terrina.
Sbattere con la forchetta lo zucchero e i tuorli fino a quando il preparato si presenta bianco e simile ad una mousse.
Incorporare il mascarpone continuando a mescolare.
Montare la panna. Incorporarla al precedente preparato e poi unire gli albumi montati a neve…per non far smontare la panna e gli albumi bisogna fare con il cucchiaio un movimento dall’alto al basso – vabbè un piccolo trucchetto se si vuole- poi stendere la crema sui savoiardi in maniera uniforme. Procedere con un altro strato di savoiardi e crema. Ricoprire spolverizzando con il cacao amaro.
Mettere in frigorifero per 2 o 3 ore.
La storia più fantasiosa riguardante le origini del tiramisù narra di un pasticciere torinese che, in seguito ad una richiesta dell’allora primo ministro Camillo Benso Conte di Cavour, creò un dolce che sostennesse il goloso statista nella sua difficile opera di unificare il territorio italiano. Da qui il nome, appunto, di “tiramisù”.
Altri racconti, meno fantasiosi, ma allo stesso modo difficilmente confutabili, sulle origini del tiramisù, le fanno risalire o al ristorante “El Toulà” di Treviso, oppure all’opera di alcuni pasticcieri senesi, verso la fine del 1600, in occasione della visita del Granduca di Toscana, Cosimo III de’ Medici.
Il dolce avrebbe dovuto rappresentare quelle che erano le caratteristiche del nobile: grandiosità e semplicità. Era importante che fosse sfarzoso e goloso proprio come il duca. Venne così realizzata quella che al tempo fu chiamata “zuppa del duca”. In seguito sembra che i cortigiani attribuirono al dolce proprietà eccitanti e afrodisiache così che da “zuppa del duca” divenne “tiramisù”.
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