Sfinci di uova

Ciao a tutti! Oggi vi propongo la ricetta degli sfinci di uova, deliziose ciambelle fritte e guarnite con una miscela di zucchero semolato e cannella. Non sono leggerissimi ma vi assicuro che vale la pena provarli.

Ingredienti per 40 sfinci di uova:

  • 500 g di farina 00
  • 500 ml acqua
  • 100 g di strutto
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di ammoniaca
  • 21 uova
  • 2 buste di vanillina
  • 1 busta di lievito per dolci
  • zucchero e cannella per guarnire
  • olio per friggere

Preparazione:

Per preparare gli sfinci di uova fate sciogliere lo strutto nell’acqua che dovrà sfiorare il bollore, dopo aggiungete l’ammoniaca, appena avrete aggiunto l’ammoniaca versate tutta la farina con il sale e cominciate a mescolare. Inizialmente l’impasto sarà molto granuloso, poi continuando a mescolare diventerà un panetto omogeneo. L’impasto dovrà cuocere parecchio, da 30 a 45 minuti. Vi consiglio a metà cottura di cambiare pentola, altrimenti la patina bianca che si forma in fondo alla pentola si attaccherà all’impasto. L’impasto diventerà via via sempre più duro. Ricordate di mescolarlo continuamente! Quando sarà pronto lasciatelo raffreddare completamente.

sfinci di uova

Quando l’impasto sarà diventato freddo, cominciate ad aggiungere le uova, all’inizio aggiungetele a due a due e frullatele con l’impasto. Mentre aggiungete le uova potete mettere la vanillina. Dopo che avrete aggiunto almeno 12 uova cominciate ad aggiungerle una ad una.

Per quanto riguarda la quantità di uova c’è da dire che non è mai uguale. Nel mio caso ne sono servite 21 ma tutto dipende dall’impasto, da quanto si fa cuocere; a volte ne bastano 15, a volte ne possono servire 24. Dalla quantità di uova dipende la riuscita di questo dolce. Calcolate che l’impasto deve risultare molto morbido, ma non liquido.

Passate le mani nell’olio e cominciate a creare le ciambelle. Immergetele nell’olio caldo e fatele cuocere fino a quando saranno gonfie e colorite. Durante la cottura le ciambelle dovranno gonfiarsi e spaccarsi bene. Se notate che non gonfiano molto, aggiungete un altro uovo. Fate prima la prova con una ciambella.

sfinci di uova

Quando le ciambelle saranno pronte, disponetele su della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e successivamente  passatele nello zucchero semolato con un po’ di cannella.

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34 Risposte a “Sfinci di uova”

  1. Ciao.
    Cerca di migliorare l’aspetto estetico
    Sono un po sformate
    Sembrano anche un po poco alveolate
    Nella ricetta c’è un errore? : 500 farina e 500 acqua?
    Cmq complimenti per la passione che hai

    1. ciao, se leggi il post dall’inizio ho scritto che vengono farcite con la ricotta in genere, quella di passarle nello zucchero è stata una scelta personale. Tuttavia la ricetta dell’impasto è corretta 🙂

  2. Questi non sono sfinci di San Giuseppe,sono le ciambelle fritte,le sfince di San giuseppe sono dei bigne’ fritti farciti di ricotta,moltooooo buone…..

    1. Ciao liana, l’impasto è quello degli sfinci di san giuseppe, come ho scritto sopra vengono farciti con la ricotta, a casa mia usiamo farle con la ricotta e con la solita forma solo a san giuseppe, ma siccome ci piacciono molto li facciamo spesso, quando non li riempiamo con la ricotta li facciamo così a ciambella, ma come ho detto l’impasto è quello degli sfinci di san giuseppe, quindi il sapore ti assicuro che è identico.

    1. hihihi si si beh calcola che quest’impasto è per circa 40 sfinci, poi dipende a volte l’impasto ne richiede anche meno, in genere però con queste dosi 17 le prende sicuro 🙂

    1. ciao luciano beh si sarà anche vero che è un’orribile schifezza come dici tu, ma molti riescono decisamente meglio con lo strutto più che con altri ingredienti sostitutivi, poi non è mica veleno 😉

    2. Lo strutto non è un’orribile schifezza. E’ un ingrediente come un altro, tra l’altro tipico della tradizione contadina italiana.

    3. Questo lo dici tu caro mio… Se chiedi però ai grandissimi della cucina ti smonterebbero in due parole dicendo che non sai una mazza della cucina. Impara e non disprezzare il lavoro degli altri.

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