Resistenza o adattamento? Storia dello Storico Ribelle

Convivenza, Tradimento , litigio ,

separazione, “guerra” pubblica.

Gli elementi ci sono tutti per un’intrigante e rumorosa storia , tanto da volerci fare un film.

La diatriba non ci interessa, siamo qui per raccontarvi “il dopo”.

Il dopo che ha il sapore dell’inizio, dei primordi , degli antichi mestieri.

Di come un formaggio, storico, abbia dovuto rinascere, di nuovo, da capo, sulle orme di quello che era un tempo anzi,esattamente come era un tempo, ma con un nome diverso.

 Di solito succede il contrario: cambia il mondo ma la tua identità anagrafica rimane la stessa, cambia tutto quello che hai attorno e tu cambi per adattarti.

Lo Storico Ribelle no, lui non ci sta.

Il prezzo da pagare è troppo alto; l’adattamento è cambiamento…profondo, innaturale.

Questo formaggio ha origini millenarie, ma le prime testimonianze sono datate XVI secolo dove viene menzionato il “cacio della Valle del Bitto” e già si racconta della sua straordinaria capacità d’invecchiamento, delle sue speciali caratteristiche organolettiche che ne giustificano il prezzo più alto rispetto ad altri formaggi simili .

A distanza di anni, anzi secoli, queste caratteristiche non sono cambiate, rimangono le stesse ma per mantenere la sua tipicità , per conservare la sua tradizione è stato costretto a cambiare nome. Per dissociarsi dal volere del tempo che gli imponeva un profondo cambiamento.

Il cambiamento evidentemente non era necessario , perché lo Storico Ribelle classe 2016 ma vecchio di 1000 anni  , è ancora vivo , vegeto e in forma più che mai.

Paolo Ciapparelli

Paolo Ciapparelli è il primo soldato su questo fronte, un uomo disposto a rischiare il futuro e la reputazione pur di proteggere questo patrimonio. Che si sposi o no la causa va lodato e ringraziato perché in fin dei conti il suo interesse è il nostro interesse.

Continua ad offrirci e regalarci la possibilità di poter scegliere. Adattarsi o resistere.

La storia te la racconta con una schiettezza e una sincerità che fanno arrossire ; lo Storico Ribelle è un formaggio onesto, esattamente come lo è il Sig.re Paolo. Lo guardi e sai cosa c’e dentro: è straordinariamente Vero!

Secondo me quel giorno pioveva

L’ho sentito dire da un esperto assaggiatore durante la degustazione di uno Storico Ribelle

“Secondo me quel giorno pioveva” racchiude tutta la magia di questo formaggio, tutta la tipicità che quei faticosi gesti,faticose scelte ,rimangono nello Storico Ribelle. Poter sentire il profumo di erba bagnata, di terra umida, di fioriture estive d’alpeggio  è un valore che non ha prezzo e da cui si intuisce chiaramente che dentro a questo formaggio c’e “solo” Latte e Montagna.

Gli alpeggi, le vacche, la razza delle capre, gli arnesi e i gesti del casaro sono ancora i medesimi di un tempo; non per vezzo però ma per esigenza! La calecc ,ad esempio, non è un bel teatrino dove si inscena il lavoretto di quattro attori vestiti da pastori, è una baita di lavoro itinerante , fatta di pietre e teli per proteggersi dalle interperie, dove si accende un fuoco, vivo, di legna vera. Perché il latte , per fare lo Storico Ribelle deve essere lavorato appena munto,ancora caldo,  affinchè conservi tutte le sue straordinarie caratteristiche tipiche solo degli allevamenti d’alpeggio

E Paolo Ciapparelli non si risparmia, è un fiume di parole, aneddoti ; vivaci occhi pieni di coraggio, tutto il coraggio che serve per resistere e difendere la storia , la tradizione, il prodotto, i casari e il consumatore.

La storia gli ha dato ragione, gli sta dando ragione. Quando compri Storico Ribelle non compri un formaggio da portare in tavola, sposi una filosofia, ti schieri, dai un contributo a mantenere viva la tradizione. E il suo prezzo è rimasto più alto di molti altri formaggi , ma chi lo conosce lo cerca , lo compra e ne diventa ambasciatore. 

Io non conosco vittoria più meritata…

2 Risposte a “Resistenza o adattamento? Storia dello Storico Ribelle”

  1. A quest’ora l’avrai già mangiata! Mi spiace…ma le problematiche delle ultime tre settimane mi hanno tenuta lontana da tutto e da tutti. Scusa ma …. scrivi che sembra stracchino…anche nel sapore! Ma mica l’avrai assaggiata spero! erano le sue prime ore di vita e tu te ne freghi un pezzo da assaggiare??? Sandro ti devo tirare le orecchie.
    Spero che tu stia bene,che la tua zona sia tranquilla e che possa stare sereno in questi giorni di sconforto totale.
    Un abbraccio
    Vale

  2. Ciao Vale! Allora,domani sono al secondo bagnetto nella muffa,in pratica la forma l ho dovuta compattare fasciandola sullo scalzo con una fascia in lino elastica a causa della estrema tenerezza,ho notato che all interno è come se fosse stracchino,anche dal sapore!!! È normale secondo te? L unica cosa che ho fatto diversamente da te sono circa un ora e mezzo di salamoia in meno a causa del lavoro!!!

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