Lo sapevi che…le abitudini alimentari degli italiani sono cambiate radicalmente dopo la seconda guerra mondiale?

Le abitudini alimentari degli italiani e in particolare dei siciliani, dopo la seconda guerra mondiale sono cambiate così il cibo, il modo di prepararlo e la sua distribuzione durante il corso della giornata.

Nella maggior parte delle famiglie la colazione era caratterizzata da tazze di latte che passava direttamente, tiepido e schiumoso, dalle mammelle della capra al tavolo dove era già in attesa una bella caffettiera napoletana per gli adulti  e una  ciotola di caffè allungato con acqua “cafiata”  per i più piccoli. Nel latte era spezzettato, rigorosamente con le mani, il pane di casa, meglio se raffermo, e poi aggiunto il caffè o la cafiata. Il tutto si condiva con un cucchiaino o due di zucchero. Verso le 11,30, a scuola si consumava la merenda: una fetta di pane con la marmellata fatta in casa, o uno o due dolcini di natale, o una ciambella, o della frutta secca, o un’arancia.

A pranzo solitamente si cucinava la pasta che era condita con il sugo, broccoli, melenzane oppure la minestra con il soffritto di cipolla, le patatine e tante verdure…e poi una bella frittata, o patatine fritte e formaggi e poi la frutta.

A metà pomeriggio per i bambini era data un altra merenda simile a quella della mattina, mentre per gli adulti c’era un buon caffè, magari accompagnato da un biscotto.

Per la cena si preparava un piatto di verdura o una bella insalata accompagnati da salumi, formaggi, uova, sarde salate, olive bianche e nere; o un gattò di patate, o di broccoli; o un fritto misto di pesce, o un piatto di crocchè; o una buona zuppa di legumi e la frutta mentre d’estate sulle tavole era tipico mangiare una bella fetta di melone.

La carne si mangiava solo la domenica ed era accompagnata da un bel tocco di vitello in brodo con contorno di patate oppure delle cotolette dorate con patatine fritte, o costolette di maiale o salsiccia arrostita con contorno d’insalata d’arancia. Il pranzo della domenica in genere prevedeva anche il dolce comprato dal capofamiglia al ritorno dalla messa, o una cassata fatta dalla mamma la sera prima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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