Prima di tutto bisogna dire che è una parola di origine francese, deriva dal verbo découper (ritagliare).
Nel découpage, infatti, si ritagliano dei soggetti decorativi di carta che li possiamo recuperare da:
— giornali / riviste
— il primo strato dei tovaglioli di carta
— fotocopie di fotografie (perchè essendo spesse non vanno tanto bene)
— stampe da internet
— carte velina
— e poi ci sono anche carte apposite che si trovano nei negozi di hobbystica.
Ritagliati i soggetti vanno incollati su una superficie solida che può essere di:
— legno
— vetro
— terracotta
— porcellana
— metallo
— polistirolo
— plastica
A questo punto si rifinisce con una mano o due di vernice trasparente, sempre che prima non si voglia aggiungere dei disegni.
C’è una cosa che bisogna tenere presente: i tempi di asciugatura della colla e della vernice variano, oltre che dal tipo di carta e della superficie, soprattutto dal clima (in una giornata piovosa ci vuole più tempo). Comunque è sempre meglio aspettare un pò di più che dover buttare via tutto!!!
[banner size=”336X280″]
Entriamo un pò di più nei dettagli dando anche un’occhiata ai vari attrezzi che si possono usare:
— pinzette
— taglierino
— forbici lunghe
— forbici piccole e magari anche curve
— pennelli a punta piatta morbidi di varie misure
— pennello a punta piatta per la vernice di finitura
Ecco una breve procedura di come si fa il découpage.
A) una volta trovato il soggetto dobbiamo ritagliarlo, ma come? Eccovi alcune foto prese da un inserto sul bricolage che fanno capire come.
Con le forbici più piccole rifiniamo il soggetto facendo attenzione a tutti i particolari
Con il taglierino rifiniamo ulteriormente i dettagli, come nel caso di pizzi, tralci fioriti, lacci.
B) a questo punto lo incolliamo sia sotto che sopra (parrà strano ma una volta asciutta la colla diventa trasparente); a volte bisogna mettere la colla anche sul supporto, se il materiale è poroso è meglio. Inoltre se la carta è un pò rigida o spessa mettiamo un attimo a mollo nell’acqua e poi asciughiamo fra due fogli di carta da cucina.
Ci sono vari tipi di colla ma va benissimo anche quella vinilica; va diluita con l’acqua (proporzioni: 2 colla e 2 acqua oppure 2 colla e 1 acqua oppure 3 colla/acqua e 2 acqua/colla) che deve essere mescolata benissimo sino ad avere la consistenza di uno yogourt liquido.
Per stenderla bisogna usare dei pennelli piatti e morbidi, mentre la grandezza varia in base alle dimenzioni del soggetto.
C) lasciamo asciugare e poi finiamo con una o due mani di vernice, ciò permette di utilizzare l’oggetto e di lavarlo in acqua fredda con un pò di detersivo per piatti.
La vernice può essere:
– trasparente all’acqua (che non sa odore ed asciuga in fretta) o sintetica (flatting- che ha una consistenza più spessa e perciò tempi più lunghi di asciugatura, ma servono meno mani)
– trasparente lucida (gloss) o opaca (matt) o satinata
– dorata (è fatta con l’aggiunta di una puntina di porporina alla vernice)
Non è detto che il supporto debba restare naturale si può anche dipingere in tinta unita o con un disegno dove alcune parti sono di carta.
E’ UN LAVORO DI PAZIENZA