La Ciambella della Vigilia è forse l’unica torta che mi è sempre riuscita bene e che ho fatto, dopo il disastro del Danubio Dolce, da portare in azienda.
La Ciambella della Vigilia è una ricetta che avevo trovato sul Manuale di Nonna Papera, regalatomi dai miei genitori un natale degli anni ’70 e che ho tuttora, che spiega in maniera un pò stravagante le ricette e le origini di esse. Ecco che cosa dice a proposito di questa torta:
“Siamo infatti alla vigilia…delle Crociate! Gran daffare quindi un pò dappertutto; nei castelli, nei villaggi e nelle città. Tutto il mondo cristiano si sente moralmente impegnato a liberare la Terra Santa dai Turchi e i Turchi sono naturalmente decisi a non mollare. In ogni modo, mentre il fabbro prepara la cotta per il suo signore, Nonna Papera dà un’occhiata alla ciambella per vedere se è cotta!” Questo nel capitolo “Scattano i mille ovvero siamo intorno all’anno 1000”.
Dopo un pò di storia passiamo alla ricetta, che non è proprio indicata per chi è a dieta:
La Ciambella della Vigilia
Ingredienti:
- Zucchero gr.250
- Burro gr.250
- Farina Manitoba gr.250
- Uova 4
- Scorza d’arancia e/o di limone
- Sale un pizzico
- Burro o pochissimo Olio per ungere la teglia
- Pane grattugiato
Procedimento:
- Tritare le scorze degli agrumi.
- Far sciogliere lentamente il burro senza farlo bollire.
- Schiacciare 15 amaretti sino a ridurli a pezzetti piccolissimi, non proprio polvere.
- Mettere le uova intere in una zuppiera, unire lo zucchero e montare bene con il frullino.
- Aggiungere un pò per volta la farina, aggiungendola solo quando è stata tutta assorbita.
- Nella stessa maniera aggiungere le scorze ed infine il sale.
- Quando tutti gli ingredienti sono amalgamati bene aggiungere il burro e mescolare bene finché è tutto assorbito.
- Ungere la teglia per ciambella con un pò di olio.
- Spolverare con il pane grattugiato e vuotando quello che non è rimasto attaccato alle pareti.
- Mettere in forno freddo a 180 gradi sullo statico per 30 minuti.
- Lasciare la Ciambella della Vigilia a raffreddare in forno.
Volendo nell’impasto si può aggiungere anche altri ingredienti:
- Amaretti triturati ma non troppo fine (come ho fatto io che no tritati 15 – se volete che si senta di più il gusto aumenate la quantità)
- Pinoli interi
- Uvetta ammollata in un pò di liquore
- Frutta secca tagliata a pezzetti
- Frutta fresca tagliata a pezzi
Altra cosa che si può fare è mettere al posto del pane grattato degli amaretti triturati grossolanamente ( io ne ho usati 8) e poi lasciati sul fondo quelli che non sono rimasti appiccicati al burro/ olio
Ottima!! Grazie della tua partecipazione all’evento del mio secondo blog compleanno 🙂
non c’è di che