Volete ridere? Leggete. Era pomeriggio e stavo impastando la pizza che avrei lasciato in frigo a lievitare per 48 ore. E la pizza, come sapete è proprio una cosa che mi piace, parecchio. Ma la pasta madre è un lievito che va apprezzato, curato e coccolato, purtroppo anche aspettato. Non ha paragoni, è la pizza che più mi soddisfa. Però la mia “voglia” non era in linea con questa attesa zen. Che fare? Una pizzetta al volo, ovvio. Posso mica morire con la voglia di pizza, eddddai. Ed è tutta “colpa” vostra se ora a casa ho una valanga di tipi di lievito diversi, pur di accontentarvi tutti ho anche quello secco. Infatti aperta la bustina (mai usato prima) e via. Pizza alle patate in arrivo! O forse dovrei chiamarla pizza tappabuchi, pizza salva attesa? Beh, in qualsiasi modo vogliate chiamarla era buona e la mia voglia si è placata.
Pizza alle patate:
- 7 gr di lievito secco oppure 15 gr di lievito di birra
- 15 gr di sale
- 15 gr di zucchero
- 10 gr di olio EVO
- 310 gr di farina 0
- 190 gr di acqua
Per guarnire:
- 3 cucchiai di olio EVO
- 2 patate medie
- 1 spicchio d’aglio
- 1 rametto di rosmarino fresco
- Sale
- Pepe
Per lo spolvero:
- Farina di mais oppure semola
In una tazza d’acqua presa dal totale previsto dalla ricetta, sciogliete lievito e zucchero, lasciate riposare 15 minuti circa. Nella ciotola della planetaria versate la farina, passati i 15 minuti di riposo, anche l’acqua e lievito, il resto dell’acqua e fate partire la planetaria. Quando l’impasto prende corpo aggiungete olio EVO e sale. Portate ad incordatura, quando l’impasto sarà liscio e omogeneo, ribaltatelo sulla spianatoia senza infarinare e lavoratelo ancora 5 minuti.Se impastate a mano l’ordine degli ingredienti non cambia. L’impasto risulta liscio e molto gestibile, non si attaccherà ne alla spianatoia ne alle vostre mani. Formate una palla, coprite con pellicola e lasciate lievitare 2 ore, fino al raddoppio. A raddoppio avvenuto, spolverate l’asse con farina di mais (se non ne avete spolverate con la semola) e ricavatene un disco circa di 32 cm di diametro. Ungete con 1 cucchiaio d’olio EVO la teglia e trasferitelo al suo interno. Coprite e lasciate riposare ancora mezz’ora. Prepariamo le patate che andranno sbucciate e tagliate a rondelle finissime, io ho usato la mandolina, se non ne avete una, usate un coltello affilato e tagliate fette sottili, raccogliamole in un piatto. In una ciotolina schiacciamo lo spicchio d’aglio e versiamo i tre cucchiai d’olio, mescolate e lasciate insaporire. Lavate il rosmarino e prendete solo le foglie. A questo punto, accendiamo il forno a 210° statico. Prendiamo la teglia, scopriamo l’impasto e spennelliamo con l’olio aromatizzato con l’aglio tutta la superficie, bordi compresi.
Accomodate le fette di patata in cerchi sovrapposti su tutta la base della pizza ad eccezione del cornicione. Distribuite il rosmarino, salate e pepate. Infornate per circa 25/30 minuti, fino a quando la pasta non è dorata e le patate cotte perfettamente. Sfornate, tagliate e gustate.
La pizza oltre che un’armonia di profumi come aglio e rosmarino, risulta croccante fuori, grazie allo spolvero di farina di mais, morbida dentro e in superficie grazie alle patate. Soddisfatta della pizza dell’attesa, credo che me la giocherò ancora e ancora… quando la voglia improvvisa vi prende, ricordatevi di lei. Eva
ottima questa pizza tappabuchi, grazie di averla postata, a presto
Velocissima… ci piace! 🙂
Grazie a te Paola!
ottima complimenti
Grazie! 😀