Pane al timo con pasta madre

Pane al timo con pasta madre

Ta dannnnn! Sapete cos’è questo? Il pane più profumato del mondo. Idee buttate li, che poi ci entusiasmano e travolgono fino al punto in cui non c’è più ritorno, il rinfresco della pasta madre. Basta, voi che la usata lo sapete, è un processo che si innesca a partire dal rinfresco, da li non ci si ferma più. E a noi piace, siamo pastamadredipendenti, ma esserne coscienti, è il primo passo per la guarigione? 🙂 E alla fine, come sempre da una chiacchierata che sembrava nata per caso, nasce una ricetta a quattro mani. Pane al timo con pasta madre, anzi per la precisione: con infuso al timo. Curiosi? Eccovi svelato l’arcano.

Pane al timo:

  • 600 gr di farina 0
  • 150 gr di pasta madre
  • 360 gr di acqua
  • 2 cucchiai di timo
  • 12 gr di sale

Allora per questo pane dobbiamo fare l’infuso al timo e io vi consiglio di farlo subito dopo il rinfresco della pasta madre così saranno pronti assieme. Quindi rinfrescate la pasta madre e mettetela a puntare coperta da pellicola. Nel frattempo in un pentolino portate ad ebollizione circa 400 gr di acqua. Se usate timo fresco come ho fatto io dovrete lavarlo e “mondarlo” ossia passare le dita sui rami in maniera da utilizzare solo le foglioline. Se usate quello secco, va bene comunque e non cambia nulla. Prendete una brocca, mettete due cucchiai di timo e quando bolle l’acqua, spegnete il fuoco, versatela sul timo, coprite con pellicola fino a raffreddamento (circa 2 ore e mezza). Filtratelo con un colino e lasciatelo sempre coperto con pellicola fino al momento dell’utilizzo.

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Una volta che anche la vostra pasta madre è pronta, spezzettatela nella ciotola della planetaria. Aggiungete la farina, l’infuso al timo e il sale. Fate partire la macchina e portate ad incordatura. Se lo fate a mano il procedimento è lo stesso. Dovrete ottenere un impasto liscio ed elastico e piuttosto sodo. Ribaltatelo sull’asse, arrotondatelo con le mani e ponetelo in una ciotola a lievitare al caldo 3 ore coperto da pellicola. Trascorse le 3 ore, spolverate leggermente l’asse, prendete l’impasto e con l’aiuto di un tarocco dividetelo in due parti uguali (potete fare anche un unico pane se preferite) sgonfiate ogni singola porzione d’impasto cercando di ottenere un rettangolo e formate il filone: partendo a chiudere dal lato corto (verso di voi) arrotolando fino a chiusura completa. Ovviamente dovrete cercare di chiudere bene ma con delicatezza. Ponete i due filoni a lievitare su una leccarda coperta da carta forno con la chiusura appoggiata alla leccarda. Per aiutare il pane a lievitare verso l’alto potete “contenerli” mettendo ai lati le confezioni di carta forno, pellicola e alluminio usandole come barriere. 😉 Coprite bene tutto con pellicola e aspettate il raddoppio prima di infornare, circa 3 ore.

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Una volta raddoppiati, togliete la pellicola, praticate i tagli con la lametta e infornate a 250° con il pentolino d’acqua calda sul fondo del forno per 10 minuti, dopodiché togliete il vapore abbassate a 220° e continuate la cottura per altri 25 minuti circa. Gli ultimi 5 vi consiglio di farli a fessura, con un cucchiaino frapposto per tenere la porta del forno leggermente aperta, in maniera da permettere all’umidità di uscire. Prima di sfornare, bussate il fondo del pane, dovrà emettere un suono profondo. Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella. 

Il profumo di questo pane non si può raccontare, ma invade lo spirito. L’ho già rifatto molte volte, regalato ad amiche, a mia madre… ha conquistato tutti. Provate! Eva

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13 Risposte a “Pane al timo con pasta madre”

  1. Grazie grazie grazieeeeee!!!!!! Non so come ringraziarvi per questa ricetta.. è venuto ottimo e profumatissimo (adoro il timo!), ma soprattutto per la prima volta sono riuscita ad ottenere un pane con la mollica morbida e la crosta croccante come piace a me, e non gommosa come tutte le altre volte! Il giorno dopo la crosta è tornata gommosa come al solito, nonostante io lo abbia avvolto in un canovaccio come suggerite voi, ma non fa niente.. sulla conservazione ci devo ancora lavorare!! Grazie ancora e alla prossima ricetta!

  2. Ciao Eva, tre domande:
    – prima lievitazione indichi di attendere 3 ore, intendi aspettare il raddoppio?
    – posso mettere in frigo l’impasto dopo le prime tre ore e riprendere il pomeriggio del giorno dopo? Circa 15 ore
    – se metto impasto in frigo dopo la prima lievitazione, lo divido prima o dopo del frigo? Ormai l’ho messo in frigo…ci ho pensato dopo 🙁
    Grazie in anticipo delle risposte,
    Andrea

    1. Andrea, si al raddoppio. Erano le prime ricette che scrivevo. Senti, io avrei messo la massa prima di iniziare qualsiasi lievitazione. Come è andata? 🙂

  3. Benissimo. Temevo che non avrebbe retto la divisione dopo la lievitazione e il frigo, ma soprattutto il lungo tempo in frigo. Alla fine sono state 16 ore.
    Profumo inebriante e molto soffice. Posto le foto sul gruppo Facebook.
    Già immagino quando lo rifarò e lo servirò con la carne alla brace!

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