Pancakes con more ricetta

I pancakes! Si capisce vero che mi piacciono? Dopo la versione con pasta madre (la ricetta la trovate qui), mi sono trovata davanti questi e non ho saputo resistere. Soprattutto sono di una blogger molto carina e fidata, che posta davvero poco purtroppo, ma fa dei lavori eccezionali e con tutti i crismi. Li troverete tutti nella Bottega della dolci tradizioni di Paola. Insomma, di amore nei suoi dolci ne mette parecchio. E Paola è la dolcezza fatta a donna, anche perché ora assomiglia proprio ad un panettone ben lievitato! Fortuna non dovremmo attendere natale, detta in gergo blogger: sfornerà molto prima. I pancakes sono veloci da realizzare rallegrano la colazione e si possono gustare con un infinità di cose, come la nutella, confettura, frutta fresca, sciroppo d’acero e per merenda con una pallina di gelato.

Pancakes con more:

(per circa 12 pancakes)

• 2 uova
• 250 gr di farina 00
• 8 gr di lievito per dolci
• 2 gr di sale
• 40 gr di zucchero
• 270 gr di latte
• 50 gr di burro

Fate fondere in un padellino a fuoco dolce il burro, una volta fuso lasciatelo intiepidire. In una ciotola capiente e con i bordi alti, inserite uova, latte e burro fuso. Con il frullino elettrico oppure con una frusta, sbattetele e poco alla volta aggiungete le polveri miscelate: farina, zucchero, sale e lievito. Dovrete ottenere una pastella densa, pesante ma omogenea, per cui mescolate bene. Coprite con pellicola e ponete in frigo per venti minuti a riposare. Nel frattempo prendete una padella antiaderente, io ad esempio ho usato la crepiera da 28 e sono riuscita a cuocere 3 pancakes alla volta. Non ho usato nulla, ma se serve passate appena una noce di burro per non far attaccare i pancakes.

Scaldate la padella, prelevate dal frigo la pastella e procedete a cuocere. Versate due cucchiai pieni uno sopra all’altro, appena comincia a fare le bollicine in superficie con una paletta sollevateli e girateli sull’altro lato. Due minuti per lato e sono pronti. Fate una bella pila, così si manterranno anche caldi.

E ora avete il permesso di svegliare il resto della ciurma con un bell’urlo: ” A tavola la colazione è servitaaaaaaaaaaaaa!!!!” Non dimenticatevi il caffè! 😀 Eva

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