Girelle con lievito madre

girelle

C’era una volta il Natale, e a Natale si sa siamo tutti più buoni. E allora perchè a me girano?? Anzi, vorticano! Oggi voglio fare un post al vetriolo perchè certe volte è importante dare un nome alle cose. E almeno svuotiamo il fegato così da essere più leggeri per le feste 😉 Non si dovrebbe mai sputare nel piatto in cui si mangia, ed infatti non è nostra abitudine, ma forse questo piatto sta diventando troppo amaro e certe volte ti prende la voglia di chiudere bottega. Uno si aspetta di trovare davanti a se sempre persone che hanno la tua stessa correttezza ed educazione, e invece insieme alle brave persone che stimi e che sono un confronto leale e onesto su tante questioni, ci sono in questo mondo blogger anche coloro che se possono evitare la fila alle poste lo fanno, o se possono far privilegiare i propri figli scuola a discapito di altri lo fanno, e che se ti ammaccano la macchina mentre tu non li vedi non ti lasciano un biglietto e scappano via senza dir nulla. Insomma le persone scorrette esistono ovunque, anche fra i nostri colleghi blogger, e questo si traduce con una serie di comportamenti talmente fastidiosi da farti venire l’orticaria. Da chi ti copia semplicemente le foto e per vederlo devi avere la fortuna di beccarlo su un social network, a chi fa qualcosa di tuo e ti cita  ma senza mettere il link diretto per non “regalarti” una visita, a chi frequenta i tuoi stessi gruppi su FB e ti accorgi che ti legge e ti segue, ma che piuttosto di dirti un semplice “bravi” si ucciderebbe, a chi pensa davvero di poter fare un copia-incolla di un tuo lavoro cambiando solo le virgole, tanto…”chivuoicheselifiliqueiduelì”. Tutto questo, e mi sono mantenuto per non diventare magari un cafone, davvero ti fa passare la voglia di condividere quello che fai per la sola passione di farlo, perchè vi assicuro che il motore, almeno il nostro, è solo la passione e non certo la ricchezza, perchè in un blog la maggior parte delle volte ci rimetti o se sei fortunato vai in pari con quello che spendi fra strumenti, libri, corsi, materie prime, etc. Sono molto pochi quelli che ci guadagnano, e sono molti invece quelli che vorrebbero farlo, e nella corsa per trasformare un hobby in soldi o per mantenere quel poco che si è guadagnato, credono sia lecito calpestare e asfaltare tutto e tutti. Bhe io ho colmato la misura! Di sta gentaglia ne ho pieni davvero i cartoni. Posso anche farne a meno, anzi, spero di farne sempre a meno e di non mischiarmi mai con loro. Nonostante tutto io voglio vivere sempre con la mia correttezza e con il mio rispetto, e raccontare su queste pagine le nostre passioni. Fables de Sucre è un gioco, noi non siamo professionisti e se, dico se, siamo bravi in qualcosa, è solo perchè ci mettiamo tanto cuore e tanto impegno, cose che davo per scontate in tutti ma mi sono accorto sono merce rara. Auguro a questi soggetti di trovali magari sotto l’albero di Natale fra qualche giorno, perchè le mode possono anche passare e i gusti cambiare, la gente è volubile e quello che oggi diamo per scontato può anche venir meno, ma se sei una persona che ha valore, nel momento che ti resterà solo quello che sei, avrai sempre un tesoro fra le mani.

E ora in tema di cose che girano, parliamo di girelle. Farcite e ovviamente con lievito madre, sono state un esperimento davvero ben riuscito. Ho usato due farciture diverse di cui vi annoto le dosi, e cioè con gocce di cioccolato e marmellata d’arance o uva sultanina, ma se volete farcirle solo in un modo o nell’altro, vi basterà raddoppiare le dosi di quel tipo di farcitura. Vediamo un pò come fare.

GIRELLE CON LIEVITO MADRE

Dose per 18 girelle

  • 125 gr di Pasta madre
  • 350 gr di Farina 00
  • 150 gr di Farina Manitoba
  • 200 gr di Latte
  • 60 gr di Uovo intero (1 uovo taglia L)
  • 20 gr di Tuorlo d’uovo (1 tuorlo da uova taglia L)
  • 130 gr di  Zucchero
  • 70 gr di Burro a pomata
  • 2 gr di Sale
  • 25 gr di pasta d’arancia

Pasta d’arancia

Prendere circa 50 gr di arancia candita e frullarla in un tritatutto aggiungendo poco alla volta un goccio d’acqua a filo, fino ad avere la consistenza di una pasta  abbastanza densa. Si conserva a lungo in frigorifero oppure è possibile congelarla.

Farcitura di marmellata d’arance e gocce di cioccolato

  • 150 gr di marmellata d’arance
  • 75 gr di gocce di cioccolato

Farcitura di uva sultanina

  • 30 gr di burro fuso
  • 20 gr di zucchero di canna
  • 75 gr di uva sultanina (già reidratata)

Finitura:

  • 1 tuorlo d’uovo + 20 gr di latte miscelati insieme per spennellare
  • q.b. di gelatina neutra per lucidare (facoltativa)

Usiamo la pasta madre a 3/4 ore dal rinfresco, o comunque al raddoppio. La spezzettiamo nella ciotola della planetaria aggiungendo le farine, lo zucchero, la pasta d’arancia, l’uovo intero, il tuorlo  e metà del latte. Facciamo girare a media velocità. Quando prende corpo, aggiungiamo il sale ed inseriamo pian piano il resto del latte. Una volta assorbito tutto ed essere diventato liscio, elastico ed omogeneo, cioè incordato, possiamo aggiungere il burro che dovrà essere a pomata (circa 25°C) in più riprese, alzando la velocità della planetaria fino a completo assorbimento mantenendo sempre l’incordatura. Ribaltiamo sull’asse e facciamone una bella palla pirlandolo. Conserviamo in una ciotola coperto da pellicola e riponiamo in frigorifero. Per comodità, io ho impastato la sera e lasciato in frigo tutta la notte per poi proseguire al mattino, ma se facciamo tutto in una volta, lasciamo in frigorifero per una mezz’ora. Quando siamo pronti per ripartire, riprendiamo l’impasto, ribaltiamolo sul piano e dividiamolo in due parti uguali. Infariniamo il piano e con il mattarello stendiamo una delle due parti fino a farne un rettangolo di 45 x 30 cm che avrà uno spessore di circa 4 mm, disposto con il lato lungo verso di noi. Per il primo tipo di farcitura spalmiamo la marmellata d’arance con il dorso di un cucchiaio su tutta la superficie tranne sui due centimetri del bordo più vicino a noi, che servirà come chiusura. Cospargiamo con le gocce di cioccolato e iniziamo ad arrotolare partendo dal lato lungo più lontano a noi, arrotolando verso la nostra posizione, fino ad arrivare al bordo che abbiamo lasciato pulito e che manterrà il rotolo chiuso. Con garbo spostiamo e lasciamo da parte, quindi procediamo con l’altra parte di impasto stendendola nello stesso modo su descritto. Spennelliamo con il burro fuso sempre lasciando i due cm del bordo più vicino a noi puliti, cospargiamo di zucchero di canna e poi di uva sultanina, che deve essere già reidratata. Per reidratare l’uvetta procedere in questo modo: pesiamola e mettiamola a bagno in una ciotola con acqua calda per mezz’ora. Poi sciacquiamo bene e rimettiamo a bagno in acqua tiepida per 2 ore. Scoliamo e strizziamo bene in maniera da farle perdere tutta l’acqua. Organizziamoci per averla pronta nel momento che serve. Arrotoliamo e chiudiamo sempre come su descritto. Ora ripuliamo per bene il piano e lasciamolo leggermente umido, Stendiamo la pellicola che per effetto del piano umido rimarrà ben stesa e poggiamoci sopra uno dei due rotoli, che avvolgeremo con la pellicola come se chiudessimo una caramella. Ovviamente rifacciamo anche per l’altro rotolo. Ora conserviamoli entrambi in freezer per un quarto d’ora. Raffreddarli ci aiuterà a tagliarli meglio. Poi riprendiamo, liberiamo dalla pellicola, e con un coltello a lama affettiamo senza schiacciare dividendo ogni rotolo in nove parti uguali. Disponiamo le girelle con il taglio verso l’alto sulla teglia ricoperta da carta forno, nove per ogni teglia.

PhotoGrid_1387473510860

Copriamo con pellicola sempre per non far seccare la superficie e poniamo a lievitare al caldo, ad una temperatura di circa 28°C, perchè come tutte le preparazioni con lievito madre avranno bisogno di calore per lievitare. Al raddoppio, cioè dopo 8 ore +/- 2 (cioè è normale che ci mettano dalle 6 alle 10 ore per lievitare), scoprire dalla pellicola, lasciar asciugare una decina di minuti all’aria, e prima di infornare spennellare con la miscela di tuorlo e latte mescolati insieme. Inforniamo in forno caldo a 175 °C in modalità statica. Cuocere per circa 15/18 minuti e comunque fino ad una bella coloritura ambrata. Sfornare e lasciare raffreddare su di una gratella. Se vogliamo conferirgli un aspetto più goloso, da fredde possiamo lucidarle con della gelatina neutra.

Bhe devo chiedere scusa per la lungaggine nell’introduzione, ma andava detto, come essersi confessati per prepararsi prima del Santo Natale 🙂 . Mi sento più leggero ora, libero e bello. Bhe insomma…bello…vabbè non importa, consoliamoci con una girella ed un consiglio: non guardatele troppo, sono ipnotiche. Vi saluto e vi do appuntamento alla prossima, ricordatevi di fare un salto sulla nostra pagina Facebook, sorridete sempre, Claudio.

Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle Girelle 

27 Risposte a “Girelle con lievito madre”

  1. Vi seguo da molto tempo e vi ringrazio dei preziosi consigli.
    Giusto lo sfogo quando ci vuole ci vuole, i blog sono pieni di copioni che si spacciano per originali!
    Raffaella

      1. Gentili Claudio e Eva
        sono un vostro “segreto” ammiratore nonchè un discreto cuoco professionista, vi seguo con ammirazione e perchè no, anche con una sorta di “affetto” in quanto passo spesso da qua a farvi visita per rinfrancarmi la vista e spesso “rubo” qualche Vostra creazione, a volte modificata a mio gusto, a volte presentata in modo diverso.
        Ma cio NON vuol certo dire che un piatto “rubato” sul vostro blog possa diventare “mio” rimane pur sempre una Vostra creazione. Parecchi colleghi mi chiedono dove prendo i piatti, dove prendo certe idee, colleghi ai quali puntualmente do il vostro “indirizzo” molto volentieri, anche per farli rendere conto che NON è necessario essere dei geni in cucina, ma basterebbe fare qualsiasi cosa con amore e con passione così come fate voi.
        E’ immediato il colpo d’occhio di quanta pasione e mamore mettete nei Vostri piatti, quale cura nei dettagli, quale scelta nelle materie prime e anche nelle stesse presentazioni dei piatti e nelle foto stesse, semplici, e mai banali.
        Claudio, se mai vedrai un piatto scopiazzato in giro per vari blog, come è successo, ti consiglierei di fare un sorriso e passare oltre. Arrabbiarsi perchè qualche persona non ha fantasia e ripropone piatti presi qua e la non fa testo, dimostra solo la povertà di spirito, di amore, di passione verso un’arte eccelsa come la cucina. Verrebbe da suggerire di cambiare “mestiere” a queste persone, ma sarebbe un dare troppa importanza ad un gesto cosi “meschino”.
        Nell’interesse dei vari “professionisti” che sanno cosa vuol dire Amare la Cucina, NON dare soddisfazione a queste persone e continua a deliziarci con le tue “creature”. Dal canto mio, come ho sempre fatto, se qualcuno mi chiede dove ho preso l’idea o il piatto, saro sempre ben felice di dire… “Fables De Sucres” di Claudio e Eva.

        1. Sei stato davvero gentile a volerci lasciare queste tue parole, grazie di cuore per la stima e l’affetto, e anche per i consigli che sono giustissimi, e infatti non è per la copia in se per se che ti da sconforto, ma la mancanza di rispetto che dietro una copia è insita. Quando sei una persona corretta ti aspetti correttezza, sia che si parli di blog sia che si tratti di far la cosa allo sportello del ticket. In bocca al lupo per il tuo lavoro, copio le tue belle parole, che mi hanno molto emozionato, sulla nostra pagina su FB. Grazie ancora…

  2. Beh, che dire…purtroppo di gente che non si fa scrupoli, invidiosa e capace solo di gettare fango sugli altri è pieno il mondo…ma mio nonno mi dice sempre: ”la cosa più importante è potersi guardare allo specchio e sapere di essere a posto con la propria coscienza, e ricordati che l’olio buono prima o poi viene sempre a galla!” e nonostante tutto, io ci credo 🙂 Detto questo, si vede che siete animati da vera passione da tutti i dettagli del vostro blog: dalla accuratezza delle ricette e delle spiegazioni, alla bellezza delle foto e alle parole per niente scontate dei vostri post. Per quello che vale, detto da un’assoluta novellina come me, grazie per il vostro lavoro 🙂

  3. E’ da poco, complice un panettone, che sono approdata qui su questo blog e dopo aver letto la premessa alla ricetta ci tengo a dire che il vostro è davvero un bel blog, dove si sente e si vede che ci mettete amore, cura, impegno e originalità e siete anche molto bravi, visti i risultati delle vostre preparazioni.
    Detto questo mi complimento per questa splendida ricetta,una delle tante che ho già salvato nei preferiti 🙂
    Mi piacerebbe provare a replicarla e mi chiedevo se fosse possibile lasciare le girelle a lievitare tutta la notte, magari dentro al forno spento con la luce accesa in modo che diventi giusto un po’ tiepido e cuocerle al mattino.. Rischierei forse di trovarle già troppo lievitate?

    Ciao, Elisa

    1. Grazie per i complimenti, sempre ben accetti 🙂 Dipende dalla forma del tuo lievito, cmq se parti dalle girelle fredde di frigorifero avendo preparato e conservato i rotoli chiusi nella pellicola, ce la dovresti fare tranquillamente…

    1. Grazie mille, ti ho lasciato, però fammi un favore: correggi il mio nome, io sono Claudio, non Marco 😛

  4. Allora…Non so se avete letto il mio commento ai vostri pancakes…Ho scritto il post sul mio blog prima di leggere questo giusto sfogo.
    Mi auguro di non aver fatto cosa a voi sgradita,in questo caso mi scuso e cercherò di rimediare.
    Nel frattempo vi ringrazio per le vostre favolose ricette!!!
    Mara

  5. Carissimi, lo sapete come dico sempre io? La tua invidia è la mia fortuna… quindi, siccome siete i migliori, sarebbe strano il contrario, cioe che nessuno vi copiasse. Andate avanti cosi, a me state insegnando moltissime cose, non sono una blogger, tsntomeno di cucina,ma comunque nel mio lavoro non potrei copiare nessuno, perche sono sicura di quello che faccio e che lo faccio bene. Anche a me qualcuno a volte mi ha copiato, ma questo vuol dire solo che… sono impareggiabile! ! ( nel mio lavoro, di intende!) Un abbraccio, e… non cambiate mai!

      1. A proposito, ho fatto le girelle ieri mattina e le ho sfornate ieri sera alle 23. Mio marito era li che le aspettava fuori dal forno! Da 10!!!

  6. Ciao ragazzi,
    il vostro blog è il mio punto di riferimento per dolce salato pasta madre e compagnia, complimenti vivissimi perché con le vostre ricette non si sbaglia un colpo, grazie!!!!

    Vi chiedo un consiglio, 18 girelle sono tantine, rischierei di dovermi ingozzare a mangiarle tutte, è possibile dimezzare le dosi secondo voi? So che è un processo molto delicato…
    Grazie

    1. Ciao, le dosi si possono sempre dimezzare, ma poi lavorare dosì così piccole può risultare difficoltoso. Il mio consiglio è di congelare una volta cotto ma di rispettare le dosi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.