Gelato all’amaretto

gelato all'amaretto

Dopo tanti che ne ho fatti per loro, ne posso fare uno, almeno uno solo per me?? I miei figli crescono, per fortuna ci sarebbe da dire. Ne ho uno di 9 e l’altro di quasi 7 anni, e insieme a loro cresce il loro appetito. Iniziano a darmi parecchie soddisfazioni, soprattutto il maggiore. Ma devo dire che se finora il piccolino ha sempre rifiutato di mangiare qualcosa che non esca da una busta confezionata, con i gelati la merenda dei pomeriggi d’estate è diventata rigorosamente home-made. Quindi queste settimane non ho fatto altro, perché se è vero che fare un gelato è molto semplice, farne chili e chili non lo è altrettanto. Non faccio a tempo a fare un gusto nuovo che hanno già una nuova richiesta, e la lista dei desideri è ancora lunga. Ma mi sono ritagliato uno spazietto anche per me, perché va bene essere padre amorevole, ma ogni tanto “zitti che qui comando io, e questo gelato è solo per me!” Poi un cucchiaino da assaggiare non si nega a nessuno, però un gelato all’amaretto diciamo che poco si presta a gusti infantili. Ora, faccio una premessa: io adoro sia gli amaretti croccanti che l’amaretto di Saronno. Come liquore è sicuramente il mio preferito, soprattutto bevuto ghiacciato in una calda serata estiva. E’ una di quelle cose che in casa mia non manca mai, e quindi un gelato all’amaretto, DOVEVO provarlo. E direi che una volta provato, è di quelli che nel freezer non mancheranno più. Mi sto convincendo che avrei bisogno di una vetrina per i gelati, con tanto di tendina a righe bianche e rosse e colonnine per i coni. Chissà che non trovi un buco in casa, magari al posto del comò in camera da letto. Ora prendo le misure, e nel frattempo voi godetevi questo gelato all’amaretto, se lo merita 😉

GELATO ALL’AMARETTO

  • 440 gr di latte intero fresco
  • 145 gr di panna fresca
  • 40 gr di tuorlo d’uovo
  • 120 gr di zucchero
  • 16 gr di destrosio
  • 36 gr di latte magro in polvere
  • 4 gr di farina di semi di carrube
  • 25 gr di amaretto di Saronno
  • 100 gr di amaretti sbriciolati

Mescolare il latte in polvere, il destrosio, e la farina di semi di carrube. Unire lo zucchero ai tuorli e batterli fino ad imbianchirli, quindi incorporare a questi gli ingredienti in polvere mescolati prima, senza più battere. Mescolare il latte e la panna, metterli sul fuoco e portare ad ebollizione. Versare sui tuorli mescolando con la frusta fino a che questi e gli ingredienti in polvere si siano completamente sciolti nel latte bollente. Rimettere tutto sul fuoco, e portare alla temperatura di 85°C (temperatura di alta pastorizzazione) misurata con un termometro, per comodità uso questa spatola di silicone con termometro incorporato e ridurre la fiamma per mantenere questa temperatura per almeno due minuti. Tolta dal fuoco mescolare e mixare con un frullatore ad immersione per un paio di minuti. Questa operazione serve ad amalgamare ed emulsionare i componenti.

Trasferire la miscela nel frigorifero, e lasciarla maturare qualche ora, meglio ancora se per una notte intera. Dopo il riposo, prima di mantecare aggiungere l’amaretto di Saronno e mescolare con una frusta, poi porre nella gelatiera a mantecare per il tempo necessario, di solito 40-45 minuti. Quando il gelato è già consistente un minuto prima di estrarlo dalla gelatiera, aggiungere gli amaretti sbriciolati quindi fate girare appunto un minuto per distribuirli uniformemente. Conservatevi una manciata di amaretti da spargere sul gelato. Una volta mantecato riporlo nella vaschetta che useremo per conservarlo, che avremo tenuto in freezer almeno una mezz’ora prima di usarla, così che nel frattempo che la riempiamo il gelato non cominci a sciogliersi. Spargere sulla superficie gli amaretti lasciati da parte. Lasciare in freezer qualche ora prima di servire.

Bhe alla vigilia di Ferragosto, possiamo dire che questa estate ce la siamo goduta proprio, sia per tutto il caldo che abbiamo avuto, e l’estate…deve far caldo, sia per la scusa che questo caldo ci ha dato di mangiare gelati a josa, e quindi di prepararne. Approfittate di questi giorni che rimangono prima di tornare alla routine allora, e divertitevi. Noi vi aspettiamo come sempre sulla nostra fanpage e nel nostro gruppo “Pasticciando con i Fables…“, e mi raccomando, sorridete sempre, Claudio 😉
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