Liquore di mirto, ricetta sarda della mia famiglia

Sono molto felice di condividere questa ricetta del liquore di mirto, perché è quella fantastica che prepara mia mamma e proviene dalla tradizione della mia famiglia. Devo dire che la ricetta della mia famiglia è particolare, non ho assaggiato da nessun altra parte della Sardegna un liquore di mirto simile al nostro.

Liquore di mirto

Liquore di mirto

Il mirto della mia mamma (si nota anche dalla fotografia) è limpido e di colore ambrato, al contrario di quello che si trova in commercio che ha un colore tendente al viola.

Questo perché l’essenza viene fatta invecchiare, ma soprattutto perché le bacche che vengono fatte macerare nell’alcool non vengono schiacciate o spremute in alcun modo, come si fa invece nella ricetta tradizionale: così il tannino, che è la parte viola presente nella bacca che rende il gusto del mirto “rasposo” non viene rilasciato, e il mirto rimane chiaro e dolce, senza quel retrogusto tannico che può dare fastidio. Oltre a ciò, la presenza della vaniglia è una cosa peculiare che non ho trovato in alcuna ricetta oltre la nostra.

Per preparare un ottimo liquore di mirto è necessario innanzi tutto preparare l’essenza: le bacche di mirto vengono raccolte in inverno, da novembre a gennaio, quando sono belle mature; dopo averle lavate si fanno macerare in un barattolo di vetro ricoperte completamente di alcol puro lontano dalla luce per 30 giorni, dopo di ché si filtra l’essenza ottenuta con della carta da filtro. Questa essenza si può conservare anche per anni, e come accennavo prima, più invecchia e più schiarisce: in casa fino a poco tempo fa avevamo ancora della vecchia essenza preparata da mio nonno, il liquore di mirto che ne abbiamo ottenuto era spettacolare!

Una volta ottenuta l’essenza, si può procedere con la preparazione del liquore di mirto.

Ingredienti:

  • 350 gr di zucchero semolato
  • 450 gr di acqua
  • 300 gr di alcol puro
  • 100 gr di essenza
  • 1 bacca di vaniglia

Si prepara lo sciroppo di zucchero portando al primo bollore l’acqua con lo zucchero semolato e la vaniglia. Si lascia poi raffreddare e si mescola con l’essenza e l’alcol puro, avendo cura di filtrare nuovamente.

Solitamente mia mamma non mette l’alcol tutto in una volta, ma ne lascia un poco da parte per assaggiare il liquore e decide poi a seconda del gusto se renderlo più o meno forte.

Il liquore di mirto della mia mamma è pronto per essere riposto in frigorifero e gustato freddo.

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5 Risposte a “Liquore di mirto, ricetta sarda della mia famiglia”

  1. Che bello! Anche mia nonna lo fa ogni anno, come tradizione di famiglia, solo che ha un piccolo vizietto: lo fa con l’acquavite O_O e viene fortissimo! ahahhaha
    Una volta facendolo con mio zio ci siamo ubriacati solo coi vapori é_é (e scolando ciò che restava in pentola… ehm ehm….)

    1. Ho assaggiato anche la versione con l’acquavite: fortissima ma buona! Prende un gusto particolare!
      Il mirto di mamma invece essendo particolarmente dolce, é traditore, va giù che è una bellezza e ti sbronza senza accorgertene!!!

    1. Ciao Gufetta, non ho delle dosi precise perché le bacche che raccolgo le metto in barattoli e le ricopro a filo con l’alcol, quindi parto dalla disponibilità di bacche più che dalla quantità di alcol…
      La cosa importante è che le bacche siano completamente immerse ma l’alcol rimanga a filo con le bacche, non deve essere eccessivo sennò l’essenza si diluisce troppo.

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