Gamberi in “saor” in coppa (ricetta veneziana)

Ho già avuto modo di spiegare che il saor a Venezia è l’agrodolce. Più precisamente è la cipolla, affettata sottilissima e cotta in agrodolce, che va ad insaporire pesce o verdure. Sarde, sogliolette, scampi, gamberi, ma anche melanzane e zucca acquistano un gusto particolare dopo aver riposato nel saor per un paio di giorni. Oggi vi propongo i gamberi che vi assicuro, sono buonissimi! Unica accortezza, pochissimo zucchero, perchè i gamberi sono già dolci, piuttosto un goccio di aceto in più……..



Ingredienti:

mezzo chilo di code di gamberi ben pulite (attenzione al budellino nero)

2-3 cipolle bianche

q.b. di olio extravergine di oliva

mezzo bicchiere di vino bianco

sale

pepe

un pizzichino di zucchero

4-5 cucchiai di aceto bianco

un cucchiaio di uvetta sultanina ammollata per circa un’ora in acqua tiepida

un cucchiaio di pinoli tostati

Cuocere i gamberi in una padella antiaderente appena unta di olio per pochi  minuti e disporli in una teglia in un solo strato. Salarli e insaporirli con poco pepe.

Affettare sottilmente le cipolle e cuocerle, a fiamma bassa, con il coperchio, bagnando con poco vino bianco, finchè tendono ad appassire.

Aggiungere sale, pepe e lo zucchero (pochissimo).

Bagnare con l’aceto, farlo evaporare e continuare la cottura ancora per qualche  minuto.

A fine cottura, completare con l’uvetta e i pinoli.

Versare la cipolla ancora calda sui gamberi, lasciar raffreddare, riporre in frigo e far riposare un paio di giorni prima di gustarli come antipasto o secondo piatto.

 

 

 

14 Risposte a “Gamberi in “saor” in coppa (ricetta veneziana)”

  1. Ciao Elena oggi è la seconda volta che approdo nel tuo blog…le tue ricette attirano come la cioccolata..anche questa è buonissima. stamane nn ci ho pensato ma adesso mi rifaccio e volevo invitarti ad iscriverti nel nostro forum(mio e della mia amica Benedetta) :lì potrai postare tutte le ricette che vuoi. c’è una sezione apposita per le ricette e la cucina in genere. ovviamente l’iscrizione(come tutto il resto) è gratuito ..ti aspettiamo http://forumcreativo.altervista.org/

  2. Ciao Silvia, è la classica ricetta del “saor” veneziano, fatto con i gamberi al posto delle sarde. Per un antipasto più raffinato! Ricambio abbraccio Elena

  3. ciao elena da buon veneziano sono un vero cultore del “saor”, devo dire che fino a poco tempo fa consideravo solo le sarde in saor, poi degli amici di chioggia mi hanno fatto assaggiare i gamberi, devo dire che sono di una delicatezza unica, loro pero’ come ben saprai nel saor non ci mettono ne pinoli ne uvetta…….nn sanno cosa perdono….complimenti perche’ tu lo fai come me ciao giorgio.

  4. Ciao Giorgio, grazie…..Sono contenta che ti piaccia il saor come lo faccio io. Anch’io adoro il saor come tutta la cucina veneziana. Faccio al saor anche le melanzane e la zucca….buonissime. Ho provato perfino con le schie, ma non merita, non riesce bene. Per me, il massimo sarebbero i passarini, ma, anche a patto di trovarli nostrani, cosa sempre più difficile, non si possono disliscare prima della frittura e diventa un po’ problematico mangiarli con lisca e spine…..Grazie ancora, ciao

  5. ciao elena sei davvero giusta, i passarini in saor sono il massimo peccato che di nostrani non se ne trovino piu’. con le verdure non ho mai provato ma ora che mi hai messo la pulce…..stasera ho amici a cena, inizio con un saor di gamberi, cozze e vongole rigorosamente in cassopipa, calamari ai ferri e branzini di mare al forno su letto di patate e olive nere…saro’ apprezzato?

  6. Beh Giorgio, ottima cena direi….. Sappimi dire com’è andata! Io domani amici a pranzo: gnocchi di patate, galletti al forno, funghi trifolati ecc. Ecc. Buona domenica

  7. Le cipolle devono essere tante quanto il pesce che si usa quindi se si usa 1/2 kg di pesce si usa anche 1/2 kg di cipolle il saor deve essere piuttosto liquido perché il liquido nei giorni in cui il saor riposa viene assorbito dal pesce due giorni sono pochi almeno 3/4 perché prenda sapore

  8. Ciao Alessandra, posto che la cucina non è una scienza come la pasticceria, le dosi possono variare a seconda di chi prapara il piatto. Non ci sono vincoli, né di tempo, né di quantità, né di proporzioni….Tra l’altro dipende anche dal tipo di pesce, ad esempio io su mezzo kg. di sarde metto 750 gr. di cipolla, ma il gambero è più delicato di sapore, non puoi eccedere con la cipolla! Per quanto riguarda il riposo, è chiaro che più il pesce riposa meglio è, ma specie il gambero anche solo dopo due giorni, ti assicuro, è pronto da gustare. L’importante è che le cipolle siano cotte come di deve, appassite, ma non molli, importante è la giusta proporzione di aceto per un agrodolce perfetto…. Ciao, buona giornata!

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