Pane dolce alle more per la nonna

Si avvicina il primo anniversario della Fantacucina della Pippa e voglio celebrarlo con una ricetta nuova ma che mi fa tornare un po’ bambina, quando la nonna, che abitava in campagna, mi faceva fare merenda con pane e marmellata di more fatta in casa. Era poco dolce e un po’ liquida, ma fatta con tutto l’amore del mondo. Come chiamare altrimenti la cura e la pazienza di raccogliere le more tra i rovi e di togliere poi tutti i semini della frutta affinché non restassero nella marmellata una volta pronta? Ricordo una vestina a fiori, sempre pulita anche dopo aver cucinato, i capelli raccolti e due semplici cammei come orecchini, unico vezzo che la nonna si permetteva, perché donna semplice e vera. Dedico questo pane dolce alle more alla mia nonna Malvina che dal cielo ispira le mie ricette.

Ingredienti:

per la pasta

500g di farina 00

5 cucchiai di zucchero

25g di lievito di birra (o una bustina di lievito secco)

1 cucchiaino di miele

3-4 cucchiai di olio extravergine d’oliva

1 tazza d’acqua tiepida

1 pizzico di sale

per il ripieno

300g di more fresche

2-3 cucchiai di zucchero

semi di anice

zucchero a velo

Sciogliete il lievito e il miele nell’acqua calda e lasciate fermentare per 20 minuti.

Miscelate la farina con il sale e lo zucchero.

Create un cratere nella farina, versate l’olio e iniziate a sbattere con una forchetta amalgamando l’olio alla farina. Aggiungete man mano l’acqua con il lievito e impastata fino ad ottenere una palla elastica che farete lievitare in un recipiente infarinato e coperto da un canovaccio umido per almeno due ore.

Preparate le more secondo queste due diverse modalità (a scelta):

1) fate cuocere le more in un bicchiere d’acqua e 2 cucchiai di zucchero (contrariamente a quanto detto in precedenza a me i semini delle more piacciono ma non è per tutti così)

2) frullate le more fresche e passatele al setaccio per eliminare i semi. Mescolate la purea con due cucchiai di zucchero e mettete da parte.

Stendete la pasta con le mani, sistemate le more sciroppate senza l’acqua di bollitura (o la frullata) sulla pasta, spolverate di zucchero e anice e richiudete portando i vari lembi della pasta verso il centro. Formate così una palla che sistemerete in una teglia dalle sponde alte. Spennellate la superficie con l’acqua di cottura delle more (o con un po’ di acqua tipida), spolverate di anice e zucchero a velo e infornate per circa mezzora a 180°-200°.

Lasciate raffreddare in forno e sformate su un piatto di portata.

Questo pane è adatto alla colazione o al brunch (si può anche provare un classico abbinamento frutta-salume), in ogni caso cercate di ripensare alla vostra infanzia mentre lo assaporate. 🙂