Barbotta della Lunigiana

La prima cosa che vi sarete chiesti è “Che cos’è la Barbotta?”
E’ un piatto tipico dell’alta Toscana, precisamente della Lunigiana, a base di cipolle, farina di mais e ricotta.
Sono particolarmente legata a questa terra perchè mio babbo è originario di queste zone e la mia nonna paterna era solita prepararmi piatti della tradizione lunigianese.
Per prepararla, è necessario procurarsi le famose cipolle di Treschietto che rendono ogni torta salata più dolce e gustosa.
Piccole, leggermente schiacciate e di un colore rosso rubino, hanno un interno bianco e striato di viola ed una consistenza morbida e succosa.
Queste cipolle vengono tutelate attraverso il Comitato di Valorizzazione e vengono promosse ogni anno attraverso una sagra che viene fatta intorno alla metà di maggio.
E’ perfetta per le zuppe, le torte salate o le frittate. Buona anche da mangiare cruda nel pinzimonio oppure all’interno di insalate primaverili.
Perfetta anche per fare marmellate da accompagnare ai formaggi, ma la ricetta dove la cipolla di Treschietto viene valorizzata al meglio è proprio la Barbotta, che in Lunigiana viene cotta nel forno a legna all’interno di testi.
Noi useremo teglie di alluminio ed il forno di casa, ma non vi preoccupate che il risultato vi lascerà comunque pienamente soddisfatti 🙂

Ingredienti per 4 persone:
250 g di ricotta vaccina
120 g di farina di mais
4 cipolle di treschietto
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
sale q.b

Barbotta della Lunigiana

Barbotta della Lunigiana

Pulite le cipolle e tritatele nel mixer.
Unite la farina di mais, la ricotta, il sale, l’olio extra vergine di oliva e mescolate tutto con un cucchiaio.
Riponete il composto in una pirofila e schiacciatelo con le mani.
Lasciate riposare per circa 2 ore in modo che l’acqua delle cipolle posso gonfiare la farina di mais.
Foderate una teglia dai bordi bassi, di circa 26 cm, con della carta da forno e versateci dentro il composto, livellate la superficie e cuocete in forno, già caldo e statico, a 180° per 45 minuti o comunque fino a quando sarà di un bel colore dorato.
Lasciatela intiepidire, toglietela dalla teglia e mettetela su un piatto da portata.
La vostra Barbotta della Lunigiana è pronta per essere gustata 😀

Barbotta della Lunigiana

“Con questa ricetta partecipo al Contest “Il Profumo dei ricordi” organizzato da Un Pizzico di Pepe Rosa e Pentalux

http://blog.giallozafferano.it/unpizzicodipeperosa/contest-profumo-dei-ricordi/

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2 Risposte a “Barbotta della Lunigiana”

  1. per chi vive in piemonte, come me, non è proprio facile trovare le cipolle di Treschietto…!! quindi con quale altro tipo si possono sostituire?

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