Dopo tre anni da blogger e quindi tre anni a pensare che un giorno sarei andata in redazione finalmente è arrivato il momento.
Era un sogno nel cassetto, andare a Milano, vedere la redazione, vedere dal vivo lo svolgimento del lavoro dietro le quinte e soprattutto conoscere di persona Sonia Peronaci, la creatrice di questo nostro mondo di nome Giallo Zafferano.
Si perchè è tutto un mondo, fa parte della nostra vita da blogger sia online che di casa visto che poi tutto gira attorno a un piatto da preparare e tutta la famiglia vive il tutto passo dopo passo, fra la preparazione del piatto, le foto da scattare e gli articoli da scrivere, addirittura i “cartelli con su scritto non toccare” perchè la foto a quella torta non è stata ancora scattata!
Andare da sola a Giallo Zafferano era sicuramente fattibile ma non potevo che andare con Antonella di Oggi si Cucina, dovevo vivere questa esperienza con lei che mi ha sempre incoraggiata e “sopportata” in questa crescita da blogger, era un esperienza da vivere insieme.
Arrivate li era tutto come immaginavo, ho sempre pensato alla redazione e a tutto Giallo Zafferano come a una grande famiglia e tutto era veramente così, come nei miei pensieri e nelle mie aspettative.
Ho trovato una Sonia Peronaci solare, semplice e carinissima, che sa mettere le persone a loro agio nonostante il disagio di essere l’unica li dentro a non conoscere nessuno.
Vederla cucinare, girare fra gli scaffali alla ricerca del piattino giusto e poi partecipe anche durante lo scatto di una foto, perchè lei vive per intero la sua ricetta, questo è ciò che ho visto.
A quest’avventura si è unita Sara, un’altra cara amica blogger, abbiamo gironzolato fra uffici e cucina cercando di non disturbare ma di acchiappare ogni attimo per tenerlo come ricordo.
Fra le varie persone che volevo conoscere c’erano i nuovi volti di GZ e in particolare, ma non per sminuire gli altri due, ci tenevo tantissimo a conoscere anche Federica di Una Blogger in Cucina e Giovanni di Peccato di Gola, son due blogger che conoscevo virtualmente da tempo quindi vederci anche di persona è stato un piacere.
Una parte del personale lavora al pc l’altra è ai fornelli, tutti impegnatissimi, poi arriva il momento del pranzo e tutti attorno al tavolo giallo e a mangiare tutti insieme fra tante chiacchiere.
Dopo aver fatto un giro fra i vari scaffali come fossimo al Paese dei Balocchi a guardare piattini colorati e ciotoline, dopo aver vissuto la giornata lavorativa di Giallo Zafferano è arrivato il momento di andar via e conservare il sogno realizzato come fosse un tesoro da custodire.
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