Pane sfogliato con olio, a lievitazione naturale

Oggi nuova ricetta di pane!

Si sì, io adoro il pane fatto in casa, che ci volete fare?!? Quindi nel blog vedrete sempre nuove ricette di pane, eheh. Cosa ha di diverso questo? Beh, si tratta di un pane sfogliato, sì esatto, cambia la lavorazione dell’impasto… Si realizzano delle pieghe per ottenere una mollica sfogliata e gustosissima!

Con la sua lavorazione a sfoglia si avrà una crosticina croccante e sottile e un’interno morbido e sfogliato.

Insomma, un pane speciale sotto tutti i punti di vista!

E buono così da mangiare da solo, perchè sa di buon olio extravergine d’oliva, ma è ottimo anche per accompagnare le pietanze e per fare gustose scarpette!

E’ molto soffice, la mollica ha un qualcosa di particolare che vi conquisterà!

Io l’ho tagliato caldo e s vede, ma che bontà…

 

Ringrazio una ragazza per l’idea datami per la realizzazione del pane sfogliato.

Altrove è detto “pane schiocco“, ma sono consapevole che non sono la stessa cosa… Io preferisco chiamarlo pane sfogliato all’olio. Pare che la ricetta della lavorazione sia stata elaborata dalle Sorelle Simili, tratto dal pan de Hojaldre

Ecco la mia ricetta con i passaggi fotografici!

Ingredienti

• 500 g di farina di tipo “0” W 240-260  (io ho usato una tipo 0 con 280 W)
• 120 g di li.co.li.
• 275 g di acqua (io 290 g ma era troppo idratato per questo tipo di impasto) 
• 5 g di malto
• 10 g di sale 
• un cucchiaio di olio e.v.o.

Per sfogliare

• olio e.v.o. q.b. (circa 20 g)

Per chi usa Pasta madre solida, usarne 140 g ed integrare con 20-25 g di acqua.

Preparazione

Mettere in autolisi la farina con il 55% di acqua e far riposare 45 minuti.

Unire poi il Li.co.li. alla farina in autolisi con il malto. Impastare col gancio aggiungendo l’acqua residua a velocità 1 e poi 2. Dopo qualche minuto, aggiungere il sale e continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto incordato e tenace. Occorreranno circa 12-15 minuti di impasto. Far riposare (puntare al calduccio, a 24°) per circa 30 minuti.

Dopodichè su un piano cosparso con un po’ di semola, fare un giro di pieghe a tre, coprire a campana e far riposare per 30-45 minuti. Altro giro di pieghe a tre, arrotondare e mettere in una ciotola coperta.

Far lievitare fino al raddoppio. Io per 4 ore a 25°.

Riprendere l’impasto, stendere fino a formare un rettangolo. Spennellare con olio e fare una piega a tre, portando da destra verso il centro fino a metà e da sinistra verso il centro. Spennellare e ripiegare di nuovo una sull’altra per avere 4 strati. Fare riposare 10 minuti e poi stendere fino a formare un rettangolo, non preoccupatevi se nell’operazione fuoriesce un po’ d’olio. Spennellare col rimanente olio e arrotolare dal lato corto senza stringere troppo.

A questo punto si può decidere se formare un unico filone grande o 2 più piccoli (in questo caso, dividere la sfoglia a metà, ottenendo 2 filoncini).

 

Adagiate il filone con la giuntura in basso su un foglio di carta forno cosparso di semola. Spolverizzare con altra semola e richiudere il foglio di carta forno con delle mollette per creare una gabbia contenitiva.

Far lievitare per circa un’ora e mezza a 24°.  Poi fare due incisioni profonde, lasciando uno spazio centrale. Usate un coltellino molto affilato.

Note:

Le ricette delle Simili dicono di incidere dopo la formatura e poi di far lievitare.

Cottura

Cuocere a 230° su  pietra refrattaria con vaporizzazione (es. acqua riscaldata in un pentolino bollente). Dopo 15 minuti abbassare a 220° e cuocere per altri 10 minuti, poi togliete il pentolino e abbassate a 200° e proseguite con la cottura. Totale 50-55 minuti circa per questa pezzatura. Ultimi 10 minuti forno a fessura. Fate raffreddare in piedi appoggiato alla parete della cucina e poi su una gratella.

Far raffreddare prima di tagliare il pane a fette.

Ecco il pane sfogliato all’olio!

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Con questa ricetta partecipo a #panissimo39 del mese di Marzo, organizzata da Sandra del blog Sono io, Sandra e Barbara, del blog Bread & Companatico. Per questo mese la raccolta è ospitata nel blog Un condominio in cucina.