Orecchiette con pomodori e rucola

Buongiorno a tutti!!
Oggi una ricetta molto sfiziosa, ricordando l’estate passata, o per chi avesse la fortuna di avere qualche pomodoro superstite nella serra, provatela, non ve ne pentirete!
Vi lascio alla ricetta, buon appetito!

Orecchiette con pomodori e rucola

Ingredienti (per 4 persone):
400 gr di orecchiette,
250 gr di fagioli bianchi (quelli in scatola)
1 mazzetto di rucola,
4 pomodori medi,
1 cipolla,
1 spicchio d’aglio,
3 cucchiai di olio d’oliva,
125 ml di brodo vegetale,
2 cucchiai di pan grattato
30 gr di margarina senza grassi idrogenati, oppure olio di semi,
lievito in scaglie, oppure in questo caso Pizzaschmelz della Wilmersburger (optional)
Procedimento:
Prima di tutto mettete a cuocere le orecchiette in abbondante acqua salata, io ho usato quelle fresche che trovate nel banco figo, ma l’ideale sarebbe di saperle fare a mano!
Scolate e sgocciolate i fagioli, lavate la rucola ed eliminate eventuali gambi duri. Incidete i pomodori a croce e sbollentateli per pochi secondi, così sarà più semplice pelarli. Sbucciateli, tagliateli in 4 e togliete i semi. Sbucciate la cipolla e tagliatela molto fine. Riscaldate l’olio in una padella, rosolate la cipolla e l’aglio schiacciato, poi aggiungete i pezzi di pomodoro. Versate il brodo e lasciate cuocere per 5 minuti circa, poi aggiungete la rucola e lasciatela appassire. Per ultimi aggiungete i fagioli, il vostro sugo è pronto! Buttateci la pasta!
In un altro pentolino fate sciogliere la margarina o scaldate l’olio e fateci dorare il pangrattato, distribuitelo sulla pasta insieme al lievito in scaglie e buon appetito!!
Orecchiette con pomodori

Che dire, fresca e davvero ottima, con il croccante del pangrattato e l’amarognolo della rucola, già me la immagino in estate con i pomodori e la rucola appena raccolti, una delizia! Buon appetito!
A presto!!
Vera

Ricordo, per chi capitasse sul blog per la prima volta, che il libro da cui ho preso ispirazione per rivisitare la ricetta è:
Il gusto di sedurre, le ricette e i segreti di uno chef da amare
Simone Rugiati