Tigelle o Crescentine?

La ricetta dell Tigelle modenesi, semplici e leggerissime, è tratta dal libro “Tigelle & Gnocco Fritto” del giornalista Sandro Bellei, edizione CDL, opere di cultura locale. E’ un libro in cui ha raccolto le tradizioni gastronomiche del Modenese, arricchendole di storia e aneddoti. Perché Tigelle o Crescentine nel titolo di questo post? La curiosità che mi ha colpito maggiormente è che le Tigelle non sono i piccoli pani tondi e schiacciati che conosciamo tutti, bensì le pietre con cui li cuocevano! In realtà questi piccoli pani di origine montanara, si chiamano Crescentine. Sotto è riportata la ricetta originale, con cui ho realizzato metà della tonnellata di tigelle/crescentine fatte; l’altra mezza tonnellata l’ho fatta integrale…fra parentesi le mie specifiche.

Tigelle in lievitazione

Ingredienti:

  • 500 gr di farina (io 300gr integrale+200gr manitoba)
  • 50 gr di lievito di birra (io 12gr=mezzo cubetto)
  • 1 cucchiaio di olio evo (20 gr)
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1/2 bicchiere di latte (io 100 gr)
  • acqua q.b. (io 160 gr)

Procedimento:

Tigelle integrali in lievitazione

  1. Col Bimby: mettere nel boccale il lievito sbriciolato con il latte caldo e l’olio evo, mescolare qualche sec a vel 5; aggiungere le farine, l’acqua tiepida e il sale per ultimo; impastare a vel Spiga 2 min
  2. A mano: sulla spianatoia mettere le due farine setacciate insieme facendo un buco nel centro (il cratere del vulcano); scaldare leggermente il latte e sciogliervi dentro il lievito sbriciolato, mescolare; mettere nel centro del cratere di farina il latte con il lievito e l’olio mentre sul bordo del vulcano il sale; iniziare ad unire la farina presa dai bordi al liquido centrale aggiungendo man mano che lo richiede, l’acqua precedentemente intiepidita. Impastare fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo
  3. Mettere l’impasto a riposare coperto per una mezz’oretta
  4. Riprendere l’impasto e tirarlo sottilmente con la cannella, di circa 7 mm (meno di 1 cm insomma!) e ritagliarlo in dischi di 8-10 cm a seconda che vogliano fare grandi o piccoli. Io ho utilizzato il coppapasta di 8 cm)
  5. Man mano che si ritagliano le tigelle, posizionarle su una tovaglia, coprendole.
  6. Lasciar lievitare almeno 2 ore.
  7. Scaldare molto bene la tigelliera a fuoco medio basso, da entrambe le parti e cuocere le tigelle regolando eventualmente la fiamma per non bruciarle.

Consiglio: Se le tigelle realizzate sono tante, l’inconveniente che capita è quello di avere gli ospiti a tavola che mangiano (o peggio ancora che aspettano) mentre noi continuiamo a cuocere fino ad esaurire il quantitativo di tigelle che abbiamo preventivato di portare in tavola. Per ovviare a questo problema si può partire per tempo con la cottura, mettendo man mano le tigelle cotte in cestini rivestiti con un tovagliolo; ogni cestino riempito va coperto con un altro tovagliolo di carta e con carta di alluminio; per mantenerle al caldo, se gli ospiti sono prossimi ad arrivare, i cestini vanno messi nel forno precedentemente scaldato a 200° e poi spento. I cestini vanno serviti per soddisfare le esigenze del momento, mantenendo gli altri nel forno caldo.

 

Pubblicato da Lucia

45 anni. Infermiera; marito Massimo, coetaneo; 2 figli, Alessandro e Riccardo di 21 e 19 anni. Mi definisco una persona curiosa e lunatica. Hobby: tutto ciò che è creatività.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.