Recupero di un ricordo (no food)

Questa è una delle due poltroncine della vecchia camera da letto dei miei genitori. E’ il recupero di un ricordo, di tempi passati, di giorni felici quando ancora i miei genitori erano con me e io ero piccola e inconsapevolmente spensierata. La camera da letto che avevano era stata acquistata, di seconda mano, negli anni 60 e nel tempo si era letteralmente disfatta; ho tenuto le 2 poltroncine e i comodini perché mi piacevano, il resto del mobilio si è perso tra vari traslochi. In questi anni le ho spostate di qua e di là senza mai nè sapere dove collocarle nè senza fare loro una buona opera di bene (come direbbe mia mamma!), nè senza avere il coraggio di buttarle. Imbruttite e rovinate dal tempo proprio non sapevo che farne poi, un giorno, ho deciso di restaurarle. Ringrazio per i consigli e l’attrezzatura prestata Fabio, il mio tappezziere di fiducia.

prima

materiale per 2 sedute:

  • 3,50 m di cinghia elastica di 6 cm di larghezza
  • chiodi da tappezzeria
  • 2 pezzi da 60×60 cm di gommapiuma h 5-6 cm
  • 2 pezzi da 30×30 cm di gommapiuma h 1 cm
  • 1 pacchetto di graffette per graffettatrice da legno
  • 4 pezzi da 60×60 cm di tela di cotone grezzo
  • 2 pezzi 60×60 cm stoffa da tappezzeria di rivestimento

Strumenti:

  • levachiodi
  • pennarello
  • martello
  • mastice
  • forbici e cutter (coltello da pane)
  • pinze
  • graffettatrice per legno

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Innanzitutto bisogna staccare la seduta dalla struttura della sedia per poterla sostituire. Per eliminare tutta la tappezzeria vecchia, usurata, attaccata al telaio di legno si inizia posizionando la seduta su un piano di lavoro solido con il dorso, dove compaiono le graffette che cuciono la stoffa di cotone di rifinitura al legno, verso l’alto.

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Con l’aiuto di un leva graffe (ma per chi non lo reperisse va bene anche una forbice) rimuovere tutte le graffette metalliche che fermano la stoffa di finitura; mettere da parte la stoffa di finitura sagomata perché ci servirà per ricopiarla sulla stoffa nuova. Rimuovendo la stoffa esterna ci ritroviamo un’altra dose di graffette da rimuovere: quelle che fermano la stoffa della seduta e l’imbottitura. Inoltre si vedono le cinghie e la stoffa di sostegno dell’imbottitura.

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Rimuovere quindi tutte le graffette con l’aiuto del leva graffe e della pinza; molte mi si sono rotte e con la pinza non sono riuscita a toglierle. In questo caso piantarle bene nel legno con il martello. Una volta tolte tutte le graffette, la stoffa della seduta e l’imbottitura (da buttare) scartavetrare leggermente il legno per togliere le impervietà che si sono formate con la rimozione dei punti metallici. Girare il telaio

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Girando il telaio mi sono ritrovata una tela grezza di protezione e sotto delle cinghie incrociate; il tutto fissato con chiodi corti 2 cm con capocchia di 0,5 cm. Con l’aiuto del leva graffe è stato possibile togliere anche tutti i chiodi (che io ho conservato e riutilizzato) ed eliminare così sia la stoffa che le cinghie vecchie. A questo punto il telaio di legno è completamente nudo. Scartavetrare.

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A questo punto la parte che richiedeva più pazienza è finita e si può cominciare a ricostruire. Iniziamo dalle cinghie nuove: prendere il rotolo di cinghia, piegare la parte terminale di 7-8 mm (come fosse un piccolo orlo) e posizionarla con la piega verso il basso, poco più su rispetto alla posizione precedente, in modo da non mettere i chiodi nei buchi precedenti. Inchiodare un primo chiodo centrale e a seguire altri 4 chiodi, 2 per parte. Tirare la cinghia molto bene in modo da creare una certa tensione (qui bisogna farsi aiutare…il mio aiutante è stato mio figlio Riccardo) ed inchiodare poco più su dei fori precedenti, posizionando anche qui 5 chiodi. Con un cutter tagliare la cinghia a 1 cm dal fissaggio. Ripetere queste operazioni altre 2 volte per un totale di 3 cinghie posizionate in senso verticale rispetto la seduta.

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Ora lo stesso procedimento lo applicheremo per le altre 2 cinghie trasversali che si incroceranno alternate a quelle verticali, tanto da ottenere una graticola solida e ben tirata. Affinché l’imbottitura che andremo a mettere non finisca tra i buchi della graticola, con il peso e nel tempo, questi vanno rivestiti; io ho utilizzato delle sporte di cotone che mi ha regalato in Coop tempo fa: sono nuove di zecca e di cotone resistente! Utilizzando la stoffa vecchia rimossa ho ricopiato la sagoma sulla stoffa nuova facendola più grande di 1 cm in tutto il perimetro. Con il ferro da stiro ben caldo ho piegato l’orlo tutto attorno fissandolo con il calore; inoltre ho stirato la stoffa per eliminare tutte le pieghe.

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Ora che la mia sporta di cotone della coop è stata ritagliata, sagomata e orlata su misura, l’ho posizionata sul telaio dalla parte delle cinghie e con la graffettatrice manuale (e il martello) ho fissato la stoffa al telaio di legno. In questo modo ho completato la prima fase.

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L’imbottitura l’ho fatta con della spugna alta 5-6 cm. tracciare sulla spugna con un pennarello la sagoma della seduta, utilizzando il telaio di legno, e tagliare (il coltello da pane elettrico è l’ideale) smussando di 5 cm tutto il perimetro su un lato di 45°. Per fare l’effetto bombato ritagliare un altro pezzo di spugna da 5-6 cm, sagomata uguale ma grande la metà e smussata del doppio. Con un po’ di mastice incollare le due spugne mettendo le smussature di entrambe verso l’alto. E’ sufficiente una mezz’oretta perché la colla faccia presa; ora posizionare un po’ di mastice anche sulla parte della spugna più piccola: andrà fissata al telaio.

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Un altro po’ di mastice (ne è sufficiente poca!) è bene posizionarlo sulla stoffa di copertura delle cinghie. Ora posizionare l’imbottitura sulla stoffa facendo combaciare le due superfici con il mastice aggiustando per centrare l’imbottitura rispetto la seduta. Premere e mettere un peso. Io questa operazione l’ho fatta alla sera e l’ho lasciata tutta la notte, ma è sufficiente mezz’ora perché le due parti si fissino tra loro e si possa procedere. Nella seconda foto si vede come risulta l’imbottitura rispetto al telaio: non è al contrario, va proprio messa così! Parola di Fabio.

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L’imbottitura va fissata con la gommapiuma sottile che l’abbraccia su tutta la superficie. Per fare questo bisogna ritagliare la gommapiuma di 1 cm seguendo la sagoma del telaio, di 5 cm più grande per tutto il perimetro. Ritagliare con una forbice la sagoma. La spugna dell’imbottitura è verso il basso, appoggiata sulla spugna sottile appena sagomata. Il telaio di legno è verso l’alto.

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Innanzitutto vanno fissati gli angoli: prendere la spugna di 1 cm in un angolo, tirarla e fissarla con un punto metallico (con la graffettatrice) nel legno; procedere con un altro angolo, sempre tirando la spugna e fissando con un punto metallico e proseguire terminando allo stesso modo tutti gli angoli. Una volta fissati gli angoli si procede a cucire tutta la spugna al telaio di legno tirando la spugna man ano che si procede, facendo attenzione a spianare bene le pieghe soprattutto nelle curve del telaio e negli angoli. E’ importante che la spugna sia ben tirata (senza strapparla, ovviamente) perché tirandola, oltre a fermare e posizionare perfettamente l’imbottitura sottostante, la fa diventare un tutt’uno compatto e stabile.

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Rifilare con la forbice la spugna eccedente avendo cura di lasciarne 1 cm tutto attorno. Girare la seduta con la nuova imbottitura: et voilà! Bella, liscia e soda….pronta per essere rivestita.

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Il rivestimento con la stoffa da tappezzeria io l’ho fatta utilizzando degli avanzi di stoffa del divano (l’ho fatto rivestire lo scorso anno). Per questo passaggio si possono ripetere le sequenze indicate per la spugna sottile ma puntando la stoffa nel centro dei lati anziché negli angoli. Procedere poi a cucirla per tutto il perimetro attaccandola al telaio di legno con la graffettatrice.

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La finitura posteriore serve per nascondere le cuciture, le cinghie e l’imbottitura; io l’ho fatta utilizzando delle sporte di cotone, che ho aperto scucendo le cuciture e stirandole per avere una pezza di stoffa liscia. Utilizzando la vecchia finitura rimossa inizialmente ho ricopiato la sagoma sulla stoffa nuova facendola più grande di 1 cm in tutto il perimetro. Con il ferro da stiro ben caldo ho piegato l’orlo tutto attorno fissandolo con il calore.

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La stoffa così sagomata l’ho appuntata sul dietro della seduta, prima i quattro punti cardinali poi  su tutto il perimetro, tirando un po’ la stoffa e cercando di coprire tutte le cuciture sottostanti. Et voilà la seduta è come nuova di zecca! Ovviamente anche la struttura aveva bisogno di una rinfrescata, quindi l’ho scartavetrata rimuovendo ogni traccia della vecchia vernice e l’ho trattata con un impregnante all’acqua. Mancano solo i passaggi con la gommalacca…

ricordo di genitori

Pubblicato da Lucia

45 anni. Infermiera; marito Massimo, coetaneo; 2 figli, Alessandro e Riccardo di 21 e 19 anni. Mi definisco una persona curiosa e lunatica. Hobby: tutto ciò che è creatività.

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