E’ un po’ di tempo ormai che è nata la mia pasta madre, o lievito madre o lievito naturale e c’è sempre occasione per creare qualche lievitato. Questa volta sono i panzerotti con pasta madre.
La ricetta che ho usato è la rivisitazione del pane senza impasto di Ortobello Road; l’ho riadattata, perché volevo utilizzare non solo la farina 0, ma anche la semola e la farina 00.
Il risultato ottenuto è davvero soddisfacente, si otterranno dei panzerotti con pasta madre soffici all’interno e croccanti fuori: Inoltre prevedendo 22 ore di lievitazione circa, non risulteranno né pesanti nel mangiarli né dopo, garantendo una buona digestione.
Panzerotti con pasta madre
Ingredienti:
500g. di farina mista (io ho usato 170g. farina 00, 170g. farina 0 e il resto semola)
150g. pasta madre rinfrescata
330-340g. acqua
1 cucchiaino miele
Preparazione:
mettere il lievito in una ciotola e scioglierlo, senza lasciare grumi e cercando di creare una specie di schiumetta, utilizzando tutta l’acqua.
Quindi versare il miele e le farine setacciate e mescolare; unire per ultimo il sale.
Impastare per due minuti circa, molto velocemente, quindi coprire con una pellicola e riporre in frigo per 9-10 ore.
Trascorso questo tempo, riprendete la ciotola e lasciatela a temperatura ambiente per 2 ore. Ora, fate le pieghe in questo modo: adagiate l’impasto sulla spianatoia infarinata, schiacciate leggermente formando un rettangolo; piegate un lato verso il centro e poi anche l’altro. Girate la pasta di 90° e ripetete l’operazione, fino a che le pieghe vi porteranno a formare una pagnotta.
Cominciate quindi a staccare dei pezzi da questa pagnotta grandi un po’ più di un’albicocca e formate delle palline, che metterete a lievitare per 6-8 ore al caldo.
Quando la lievitazione è completa, farcite i vostri panzerotti come preferite; io ho usato salsa di pomodoro e mozzarella, chiudeteli bene, aiutandovi sul bordo con una forchetta e friggeteli in abbondante olio di semi di arachidi, fino a doratura.
Scolate i panzerotti con pasta madre su carta assorbente e servite tiepidi
[…] La ricetta l’ho presa da qui. […]
spero mi farai sapere quando li hai fatti