Maritozzi con la panna

Maritozzi con la panna

I maritozzi con la panna sono un dolce da colazione tipico romano ma da me a Giulianova tutte le pasticcerie li fanno… Credo che la ricetta delle nostre pasticcerie sia leggermente diversa da quella originale romana che prevede l’aggiunta di uvetta, canditi e a volte pinoli all’impasto… Avevo già provato a fare i maritozzi con la panna ma senza successo… le ricette sperimentate pur consentendomi di ottenere un buon prodotto “da forno” non mi ricordavano affatto il sapore dei maritozzi con la panna che mangiavo da bambina… quelli della pasticceria sotto casa… quelli de “La Pastarella”. Fino a quando non ho incontrato la ricetta dei maritozzi con la panna di Salvatore De Riso nel suo libro “Dolci in famiglia”. Ci ho impiegato un po’ prima di decidermi a replicarli. Salvatore De Riso è un gran pasticcere e io piccola casalinga e blogger per caso come sarei riuscita nell’impresa? Io amo i maritozzi con la panna! Fanno parte dei ricordi della mia infanzia… ed eccoli qua: soffici, delicati, profumati alla vaniglia… questi si che sono i maritozzi con la panna delle mie merende!

Maritozzi con la panna Cucina vista mare

Ingredienti

Per i maritozzi

500 g di farina w 350

40 g di olio extravergine d’oliva

45 g di burro morbido

75 g di zucchero

2 uova intere

1 bustina di lievito di birra secco

50 g di latte condensato

110 g di acqua a temperatura ambiente

1/3 di baccello di vaniglia

Per la glassa:

50 g di zucchero a velo

30 ml di acqua

Per decorare

panna montata alla vaniglia

zucchero a velo

Maritozzi con la panna Cucina vista mare

Nella ciotola dell’impastatrice disporre la farina (ho utilizzato una farina con w 350 cioè una farina forte che acquisto al supermercato. Se non la trovate potete sostituirla con la farina Manitoba) a fontana e al centro tutti gli altri ingredienti (olio, burro, zucchero, uova, lievito, latte condensato e i semi del baccello di vaniglia), tranne l’acqua. Cominciare ad amalgamare l’impasto facendo partire l’impastatrice e quando la pasta comincia a rassodare aggiungere l’acqua in tre tempi. Continuare ad impastare fino a che si otterrà un bell’impasto liscio e omogeneo. Ci vorranno almeno 15 minuti. Quando l’impasto e pronto lasciarlo lievitare coperto per 40 minuti o fino a che non raddoppia di volume. Trascorso il tempo di lievitazione tagliare la pasta in piccoli panetti da 60 grammi ciascuno, arrotondare le palline e poi dargli una forma ovale. Porre i maritozzi a lievitare sulla leccarda del forno rivestita con carta forno. Dovranno triplicare il loro volume perciò ci vorranno almeno un paio d’ore. A questo punto se volete, come suggerisce la ricetta di Salvatore De Riso potete glassare i maritozzi: mescolare lo zucchero a velo con l’acqua e pennellare i maritozzi con il composto ottenuto. Far cuocere i maritozzi in forno già caldo a 180° per 10-12 minuti. Una volta cotti, lasciar raffreddare i maritozzi a temperatura ambiente. Preparare la panna montata alla vaniglia con la ricetta che trovate QUI. Con un coltello a seghetta praticare un taglio laterale sui maritozzi e riempirli con la panna montata alla vaniglia. Spolverizzare con lo zucchero a velo e servire. Potete anche tagliare i maritozzi al centro e riempirli con la panna come quelli tipici romani.

Maritozzi con la panna Cucina vista mare

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Curiosità

I maritozzi, piccole pagnotte dolci con uva passa, hanno origini antiche. Si preparavano già nell’antica Roma e nel Medioevo, durante la Quaresima erano l’unica concessione al periodo di digiuno. Il loro nome deriva probabilmente da “marito” perché le ragazze in età da marito, appunto, preparavano queste piccole pagnotte e le portavano in piazza. Il premio per il maritozzo più buono erano le attenzioni del giovane più bello della città. Ma è possibile anche che derivi dall’usanza che il fidanzato, ogni primo venerdì di marzo portasse questi dolci in dono alla propria amata.

 

6 Risposte a “Maritozzi con la panna”

  1. non capisco questa dicitura
    —————————
    500 gr di farina w 350
    —————————
    in sostanza 500gr di farina …w350?
    grazie se mi rispondi

    1. Ciao ketykety la lettera w sulle confezioni della farina ne indica la forza. La farina con w 170 è una farina debole, da 180 a 260 w è una farina media, da 280 a 350 w è una farina forte, oltre i 350 w sono farine speciali. Nelle farine comunemente vendute l’indice della forza non è riportato esplicitamente sulla confezione anche se recentemente sugli scaffali del supermercato sono arrivate confezioni di farine prodotte da più di un’azienda recanti la dicitura “Farina di forza w 350” o “Farina di forza w 400”. Prova a cercare nel tuo supermercato di fiducia nel settore delle farine. Se non riesci a trovarla la puoi sostituire con la farina manitoba. La farina forte w 350 si utilizza negli impasti a lunga lievitazione, per i lievitati importanti, nella pasticceria lievitata o per la pizza.

  2. Carissima! Grazie per questa splendida ricetta! Dato che sono una neofita di planetaria, impasto col gancio o con la foglia? Grazie!

    1. Salve Rita, per questo impasto io ho utilizzato il gancio perché ho inserito gli ingredienti all’interno della ciotola tutti insieme. Se invece procedi aggiungendo gli ingredienti gradualmente puoi iniziare con la foglia. Poi unisci le uova, una alla volta, le lasci assorbire dall’impasto e passi al gancio per lavorare l’impasto e farlo incordare.

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