Vorrei anche sfatare il mito per cui una cucina vegetariana, o anche una cucina “sana”, comporti rinunce e attenzioni eccessive: l’abbondanza e i peccati di gola sono spesso alla base delle mie ricette, perché ho capito che con ingredienti genuini, tempo e passione è facile ottenere un giusto equilibrio e piccole-grandi soddisfazioni.
Raccontaci della tua cucina, quale ingrediente non puoi rinunciare e non deve mai mancare nella tua dispensa, quali sono i piatti che preferisci cucinare e mangiare, se ti piace sperimentare cose nuove o preferisci rimanere legata/o alla tradizione
Difficile decidere quali siano i miei piatti preferiti. Sicuramente nella mia cucina non mancheranno mai la pasta di Gragnano, la ricotta fresca di capra, la polvere dolce di peperoni (nota in Lucania col nome di “zafaran psàt”) e il broccolo calabrese. In fondo in fondo i miei gusti sono molto tradizionali!
Hai mai pensato di aprire un blog di cucina? Non ho mai pensato di aprire un blog di cucina, non avrei tempo per gestirlo. Però ho trovato molti spunti in giro per la rete e sui social network, soprattutto per quanto riguarda l’abbinamento di alcuni ingredienti o alcune modalità di cottura. Ritengo importante la divulgazione delle ricette se alla base della cucina c’è genuinità ed entusiasmo, può essere un ottimo mezzo per stimolare la sensibilità alimentare in una società fast che rischia di venir consumata dal cibo (e dagli additivi alimentari) se non riformula il suo senso d’essere attorno alla buona tavola, come daltronde è stato per millenni. Hai dei libri di cucina a cui sei affezionato e dai quali trai ispirazione? Riguardo ai libri, quello che ritengo più importante per la mia “formazione” è senza dubbio “Eat well, stay well” del biologo e nutrizionista americano Ancel Keys; si passa da un approccio scientifico, correlato da dati sulla nutrizione raccolti in giro per il mondo, all’esperienza pratica da lui riscontrata sulle tavole di una zona a me cara, il Cilento, in provincia di Salerno. Tanto che Keys decise di trascorrerci tutta la sua vecchiaia, e la “dieta mediterranea” (espressione coniata da lui stesso), gli garantì una vita ultracentenaria. Libro raro e fondamentale! Ringrazio Vittorio per sia per aver partecipato sia per la disponibilità a farsi e far conoscere la sua cucina conoscere da tutti voi!! Grazie!! [banner corners=”rc:0″]
grande vittorio veG!
Grazieeee!!!