- flûte di benvenuto
- antipasto Il Toscanaccio con affettati toscani e delizie di pane
- primo a scelta tra spaghetti al fumo, tagliatelle al ragù, tagliolini cacio e pepe o ribollita
- secondo a scelta tra guancia di vitello al Nobile di Montepulciano, grifi (stufato di vitello) o filetto di cinta bardato
- contorno a scelta tra insalata mista, fagioli al fiasco, patate arrosto o verdure saltate
- un litro d’acqua ogni 2 persone
- un litro di vino Rosso di Montalcino
- coperto incluso
In realtà poi oltre alle opzioni presenti nel coupon ce ne sono state offerte anche di ulteriori…. davvero l’imbarazzo della scelta! Arrivati al ristorante la prima cosa che colpisce è la vista mozzafiato. Infatti da un lato si domina la Val di Chiana, dall’altro si vede tutto un versante umbro fino al Lago Trasimeno, che dire…. varrebbe la pena andarci anche solo per questo (e poi per tutto il resto eheheh). Le foto qui sotto non rendono giustizia. La Locanda si snoda su due piani, al piano superiore ci sono le camere, mentre a quello inferiore al quale si accede da una piccola rampa di scale si trova il ristorante. Scendendo le scale il panorama si apre sempre di più, e si può goderne ancora meglio dalla terrazza panoramica, dotata di tavoli, angolo barbecue e piscina. Che dire, immaginatevi a fare un bagno affacciati su questa meraviglia… un sogno! La terrazza durante l’estate diventa la parte esterna del ristorante, dove i clienti possono gustare la loro cena, inoltre il sabato viene allestito il barbecue e la carne alla brace la fa da padrona (mio marito ha già detto che ci vuole tornare di sabato… immaginate perchè ehehehe). Il ristorante si presenta curato ed elegante anche se il suo stile alla fine è semplice ed essenziale, ma gli oggetti che lo arredano sono ben posizionati e particolari. C’è una parete con degli orologi in ferro giganti che si vedono appena si entra, molto belli e scenografici ma senza essere eccessivi. La sua essenzialità e allo stesso tempo la cura dei particolari lo rendono davvero un ambiente accogliente in cui ci si sente a proprio agio. La cucina è essenzialmente lo specchio del territorio in cui la Locanda è situata. I piatti proposti infatti affondano le radici nella tradizioni eno-gastronomiche della Val di Chiana, naturalmente riproposti in chiave attuale in termini di presentazione. Le materie prime utilizzate sono ancora una volta quelle del territorio e quindi dei produttori locali.La pasta viene fatta in casa, la carne è quella della famosissima Chianina IGP e tra i piatti offerti ve ne sono alcuni tipici che non devono essere dimenticati (anche alcuni poco conosciuti direi, ma che con molta sapienza vengono riportati alla luce). Al nostro arrivo (dopo che ci siamo soffermati sul panorama, impossibile non farlo!!) siamo stati accolti con molto entusiasmo dallo staff della Locanda. I camerieri sono davvero professionali e cordiali, sempre gentili e disponibili davanti ad ogni richiesta dei clienti. Lo chef unico, nel vero senso della parola, i suoi piatti parlavano da soli…. e non esagero! Diciamo che il primo biglietto da visita per un cliente è proprio il personale, e qui si trova un’accoglienza e un servizio efficienti che mettono il cliente al centro della cena rendendo la serata molto piacevole. Alla fine della cena poi abbiamo parlato con la titolare, la Signora Gianna, e abbiamo scoperto che è quasi nostra compaesana, anzi in realtà anche se solo di vista ci conoscevamo già, avendo lei avuto in precedenza e per molti anni un’altra attività molto vicino a dove abitiamo (il mondo è davvero piccolo). Lei è una persona davvero squisita, disponibile, allegra e solare. Ha rilevato questa attività nell’ottobre del 2013 e l’ha davvero trasformata in un gioiellino, in cui i propri clienti vengono messi a loro agio in tutto e per tutto. Se avrete il piacere di cenare o soggiornare nella sua struttura vedrete che ho ragione! Tornando alla nostra cena, dopo esserci seduti al tavolo ci hanno portato acqua, vino Rosso di Montalcino, pane e un calice di prosecco a testa. Il pane è stato portato non nel solito cestino, ma messo all’interno di una busta di carta (tipica del pane) arrotolata, un’idea deliziosa, che lo rende rustico e riporta l’idea alla cucina legata al territorio. L’antipasto era standard, nel senso che non c’erano scelte, ma al classico antipasto toscano è impossibile resistere. C’è stato servito su di un tagliere di legno (uno ogni due persone) ed era composto da affettati, crostino nero immancabile, crostino rosso e pecorino accompagnato da una favolosa marmellata di melone, zenzero e peperoncino. L’inizio è stato super, i salumi davvero di qualità eccellente, come tutto il resto! Durante l’antipasto ci sono state illustrate le varie proposte di primi e di secondi tra i quali scegliere: è stata una dura lotta in quanto i piatti erano moli e tutti invitanti. Ci siamo un pò divisi, e abbiamo preso ognuno una cosa diversa. Alla fine è stato un bene, così abbiamo potuto assaggiare un pò tutto. Per i primi abbiamo preso due pici al fumo, una tagliatella al sugo bianco di vitellina e uno gnocco al sugo di carne bianco gratinato al forno con formaggio grattugiato. E’ arrivato subito un profumo eccezionale appena ce li hanno serviti e se vi devo dire la verità non saprei indicarvi quale sia stato il più buono, tutti eccezionali. Le tagliatelle fatte in casa hanno dato quel tocco in più ad un piatto già di per sè buonissimo. Il sugo al fumo dei pici era fatto con una base di pancetta affumicata tritata, il sapore dell’affumicato non era eccessivo, anzi ben si sposava con il condimento e il tutto rendeva in bocca un gusto pieno ed equilibrato. Gli gnocchi cotti alla perfezione, a volte quando si ordinano gratinati al momento del servizio sono leggermente sfatti, ma non questa volta: perfetti e buonissimi!!! Tutti da dieci e lode! Per quanto riguarda i secondi abbiamo preso quattro cose diverse: una guancia di vitello brasata al Nobile di Montepulciano con cipolline all’aceto balsamico, un filetto di cinta bardato con patate al forno, un grifi ossia uno stufato di vitello tipico della zona con verdure grigliate e un buglione ossia uno spezzatino di agnello con fagioli al fiasco. Ogni piatto aveva la sua particolarità. La guancia di vitello era stata brasata per 4 ore e questo oltre a renderla gustosa e saporita l’ha resa talmente tenera da tagliarsi con la forchetta. I filetti erano teneri, saporiti e ben cotti. Il grifi è un piatto molto particolare perchè è fatto da parti di vitello che oggi spesso vengono scartate, come il musetto. In realtà è un piatto ricco nella sua semplicità, cotto alla perfezione e che ci ricorda sapori antichi troppo spesso dimenticati. Il buglione (a detta degli altri perchè io non l’ho assaggiato visto che non amo l’agnello) era tenero e gustoso e il sapore forte che a volte si può sentire nell’agnello non c’era, anzi era davvero delicato. Anche qui tutto eccezionale! Tutte le porzioni sono state abbondanti e nessuno di noi è riuscito a prendere il dolce (non perchè non compreso nel buono ma perchè eravamo davvero sazi). Come avrete capito è stata una serata davvero piacevole e gustosa. La mia scelta non poteva essere migliore!! Vi consiglio vivamente di prenotare in questo locale, ne vale davvero la pena… se trovate l’offerta su Groupon sarà anche conveniente! Locanda I Grifi
Loc. Torreone, 6/7
52044 Cortona (AR)
Tel. e Fax 0575 613830
Cell. 3482527722
Part. Iva. 01046220529
mail:info@locandaigrifi.it sito: http://www.locandaigrifi.it/ Seguimi anche su Facebook e YouTube resterete aggiornati anche sulle ultime novità! Ci conto!!