Ginkgo Biloba pianta officinale caratteristiche proprietà terapeutiche

Ginkgo Biloba pianta officinale caratteristiche proprietà terapeutiche

Il Ginkgo Biloba è una pianta arborea antichissima, le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa nel Permiano e per questo è considerato un fossile vivente. Le sue caratteristiche e proprietà terapeutiche sono notevoli per il benessere del nostro organismo, Madre Natura offre all’essere umano i suoi doni affinchè possa curarsi senza elementi chimici dannosi, gli occidentali da pochi anni stanno utilizzando tali doni mentre gli orientali hanno utilizzato fin dall’antichità erbe e piante per prevenire, curare e guarire.

‘Nell’antichità il Ginkgo venne considerato nel primo importante erbariocinese una sostanza benefica per il cuore e i polmoni,  i medici lo utilizzavano per curare l’asma, i geloni e le tumefazioni causate dal freddo; i monaci buddisti lo piantavano accanto al tè, gli antichi cinesi e giapponesi consumavano i semi tostati come rimedio digestivo; i guaritori indianiayurvedici lo associavano alla longevità usandolo come ingrediente del “soma”, l’elisir di lunga vita. L’albero è stato introdotto in Europa nel 1730.’. (Wikipedia)

Il Ginkgo Biloba è il simbolo di Tokyo, capitale del Giappone, ben sei esemplari sono sopravvissuti alla bomba atomica di Hiroshima.

Caratteristiche del Ginkgo Biloba, pianta officinale:

La pianta è originaria della Cina, nella quale sono stati rinvenuti fossili che risalgono all’era paleozoica. La pianta è stata ritenuta estinta per secoli, ma recentemente ne sono state scoperte almeno due stazioni relitte nella provincia dello Zhejiang nella Cina orientale. Non tutti i botanici concordano però sul fatto che queste stazioni siano davvero spontanee, perché la Ginkgo è stata estesamente coltivata per millenni dai monaci cinesi.

È una specie eliofila che preferisce una posizione soleggiata e un clima fresco. Non è particolarmente esigente quanto a tipo di terreno anche se vegeta meglio in terreni acidi e non asfittici. È una pianta che sopporta le basse temperature: è stato dimostrato che non subisce danni anche a -35 °C. La moltiplicazione avviene generalmente per margotta. È preferibile coltivare gli individui maschili per evitare lo sgradevole odore dei semi; tuttavia il sesso della specie è difficilmente riconoscibile in quanto la pianta non presenta caratteri sessuali secondari affidabili. Le piante mal sopportano la potatura: i rami accorciati seccano.

Il primo Ginkgo biloba importato in Italia, nel 1750, si trova nell’Orto Botanico di Padova (Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO). È un esemplare maschile maestoso su cui, verso la metà dell’Ottocento, fu innestato a scopo didattico un ramo femminile.

È una pianta arborea che raggiunge un’altezza di 30–40 m, chioma larga fino a 9 m, piramidale nelle giovani piante e ovale negli esemplari più vecchi. Il tronco presenta rami sparsi da giovane, più fitti in età adulta, branche principali asimmetriche inclinate di 45°, legno di colore giallo. I rami principali (macroblasti) portano numerosi rametti più corti (brachiblasti), sui quali si inseriscono le foglie e le strutture fertili, la cui corteccia è  liscia e di color argento nelle piante giovani, diventa di colore grigio-brunastro fino a marrone scuro e di tessitura fessurata negli esemplari maturi, mentre le foglie sono decidue, di 5–8 cm, lungamente picciolate a lamina di colore verde chiaro. In autunno assumono una colorazione giallo vivo molto decorativa, dalla forma tipica a ventaglio (foglia labelliforme) leggermente bilobata e percorsa da un numero elevato di nervature dicotome. La morfologia fogliare varia a seconda della posizione e dell’età: le plantule hanno foglie profondamente incise, le foglie portate dai brachiblasti hanno margine interno e talvolta ondulato, le foglie portate dai macroblasti sono spesso bilobate.

Proprietà terapeutiche del Ginkgo Biloba:

Il ginkgo deve le sue proprietà a flavonoidi e terpeni (o ginkgolidi), che gli conferiscono doti protettive nei confronti di cuore, vasi e sistema nervoso.

I flavonoidi diminuiscono la permeabilità dei capillari sanguigni e ne aumentano la resistenza; interagendo con i radicali liberi contrastano i danni alle membrane cellulari.

I terpeni esercitano un’azione nutritiva e protettiva sui neuroni della corteccia cerebrale, aumentano i livelli di sostanze antidepressive e psicostimolanti e ostacolano il declino della memoria e dell’attenzione.

Inoltre ha attività inibente l’aggregazione delle piastrine, svolge un’azione antiallergica riducendo la liberazione di istamina e contrasta il restringimento dei bronchi.

È indicato nel trattamento dell’insufficienza venosa perciò ha un ruolo consolidato nella cura dell’arteriopatia periferica degli arti inferiori, nei disturbi del circolo cerebrale, come la vasculopatia arterosclerotica, la demenza senile con carenza di memoria.

È utile anche nel contrastare la fragilità capillare a livello di cute e mucose, in caso di emorroidi e dei problemi di circolazione nell’occhio. Infine, è usato per trattare diminuzioni dell’udito, vertigini e ron.

L’ipotesi che i principi attivi abbiano un’azione sulle funzioni cerebrovascolari e sui disturbi della memoria, tali da suggerirne l’uso nella malattia di Alzheimer è ancora controversa a livello di sperimentazione scientifica. Tuttavia, una revisione degli studi pubblicata nel 2002 dalla Crochane Collaboration (una delle istituzioni scientifiche più conosciute al mondo) ha concluso che l’attuale letteratura supporta fortemente efficacia e sicurezza delle formulazioni di Ginko nel trattamento del declino cognitivo e della perdita di memoria dovute all’età..

Si specifica che l’utilizzo dell’estratto di ginkgo aumenta l’effetto di anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, antidepressivi, diltiazem e nifedipina. Riduce l’azione di antiepilettici, beta bloccanti e nicardipina.

In associazione a fluoxetina e buspirone dà disturbi psichici e può indurre lo stato comatoso se abbinato ad alte dosi di trazodone.

Di conseguenza è sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia prima di assumere questo particolare estratto di Ginkgo Biloba.

Fonte: Wikipedia-Saperesalute

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