Pan e pumata

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Oggi vi insegno a preparare il pan e pumata. Gli amici di Sanremo si stupiranno ma ho scoperto che al di fuori di Sanremo non tutti conoscono questo semplice alimento. Mi è capitato anni fa al mare mentre mi mangiavo beatamente il mio pan e pumata di sentirmi chiedere da una signora, come diciamo noi “furesta” cioè non di Sanremo, che cosa mi mangiassi con aria tanto soddisfatta, e io risposi come se fosse la cosa più ovvia del mondo pane e pomodoro! E sì perché qui quando si va al mare (ma anche se si va sui prati o, perché no, a casa,  quando il caldo fa passare la voglia di accendere i fornelli ) si mangia pane e pomodoro! È fresco (ovviamente se lo si è conservato all’ombra in una borsa frigo), goloso, e veloce da preparare. Da quel giorno ho cominciato ad osservare cosa mangiavano le persone vicino a me e da questo capisco se sono di Sanremo oppure no!
Ricordo mio nonno che, quando era ormai in pensione, dopo aver trascorso una mattinata in campagna tornava in casa e la nonna gli faceva trovare un panino col pomodoro per, come diceva lei, togliersi la più grossa. Per fare il pan e pumata la nonna usava il pane di San Romolo, che è una località sulle alture di Sanremo, con una bella crosta bruna e tanta mollica con grossi buchi. Un altro pane adatto a fare pan e pumata è quello di Molini di Triora. Essendo una pagnotta va affettato ed è possibile anche fregare ogni fetta con uno spicchio d’aglio.
Per fare pan e pumata o bisteca sanremasca come la chiamano Roberta e Pietro Del Vecchio nel libro La cucina verde, occorre tagliare il panino a metà, tagliare il pomodoro anch’esso a metà ma se è grosso anche a fette e poggiarle all’interno della base del panino, (se il panino è spesso inumidirlo con un goccio di acqua) salare per bene il pomodoro, volendo aggiungere se piace qualche foglia di basilico a foglia piccola tipo quello usato per fare il pesto genovese (non quello a foglia grande che sa di menta, per capirci!) e un bel “rùju” di olio e una generosa spolverata di sale completerà il tutto! Il nonno avrebbe detto “Cun e pumate tantu öriu e tantu sa! Cioè con i pomodori tanto olio e tanto sale.
Chiudere con la parte superiore del panino e schiacciare per bene. È ottimo già da subito ma se lo si vuol portare in spiaggia, ben incartato, dopo qualche ora sarà ancora più buono perché il pane sarà inumidito dal pomodoro!

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