Kombucha

Kombucha

Kombucha

Un altro abitante della mia cucina è il Kombucha, un aggregato di microorganismi che avviano la fermentazione di zuccheri contenuti del té producendo una bevanda frizzantina, leggermente alcolica, molto dissetante ricca di minerali, acido lattico vitamine, fermenti e aminoacidi.
Si presenta come un disco gelatinoso e, se tenuto con cura, i microorganismi si riproducono velocemente e il disco comincerà a “sfogliarsi” dando origine a nuove colonie che si possono separare dalla colonia base.
Prendersi cura di lui non è così difficile, basta del té verde o nero, dello zucchero e dei contenitori di solo vetro perchè può reagire, per esempio con la ceramica, tanto da diventare tossico. Essendo ricco di sostanze “vive” il suo té va bevuto con cautela, senza esagerare e facendo attenzione ad eventuali intolleranze. Io personalmente, che l’ ho da più di un anno, mi son trovata benissimo.
Per mantenerlo è sufficiente portare al limite del bollore un litro d’acqua in cui metteremo in infusione 4 bustine di té nero o verde e lasceremo riposare per 10 minuti. Aggiungiamo 80 gr di zucchero e mescoliamo bene, lasciamo raffreddare prima di aggiungere mezzo bicchiere della precedente fermentazione che fungerà da starter (quando lo acquisterete dovrebbe arrivare immerso nel suo té fermentato) , immergiamo il Kombucha e lasciamo riposare in una caraffa coperta, ma non in maniera ermetica ( io uso un panno di lino fermato da un elastico) e lontana da fonti di luci dirette e calore. Passata la settimana sarà necessario toglielo dal té, sciacquarlo con acqua fredda, immergerlo nel nuovo té, filtrare quello fermentato che andrà conservato in frigo.

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