LO SVEZZAMENTO
Dopo aver letto più di qualche libro, sentito la pediatra e cercato informazioni su internet, ho scelto la strada che voglio percorrere: quella di uno svezzamento dolce, graduale e che, almeno all’inizio, sia solo complementare all’allattamento (visto che il latte è e deve rimanere l’alimento principale dei piccoli ancora per qualche mese). Il latte rimane quindi fondamentale e gli altri alimenti completano con i loro nutrienti i pasti dei piccoli. L’OMS raccomanda di iniziare “con piccole quantità di alimenti e aumentare con la crescita dei bambino, continuando a allattare al seno frequentemente”.
Quali tipi di svezzamento?
Leggendo diversi libri ho scoperto un sacco di cose, prima fra tutte: esistono 2 tipi di svezzamento. C’è lo lo svezzamento tradizionale e l’autosvezzamento, che in questo periodo sta tornando “di moda”.
- Svezzamento tradizionale: il cibo viene OFFERTO al piccolo. Questo fa si che il bambino venga abituato a sapori diversi dal latte iniziando con qualche cucchiaino di frutta (mela grattugiata o omogeneizzata, pera, prugna..). Poi si passa alle pappe che prevedono brodo di verdura, verdure passate, crema di cereali precotti (riso e/o mais e tapioca), liofilizzato o omogeneizzato di carne, ecc..
- Autosvezzamento: il cibo viene RICHIESTO dal piccolo. L’autosvezzamento prevede che il bambino mostri interesse verso il cibo e chieda (allungando la manina) di assaggiare quello che stanno mangiando a tavola i genitori. In questo modo il piccolo bambino continua la sua alimentazione a base di latte e farà dei piccoli assaggi di cibi semplici che si trovano sulla tavola della famiglia riunita a cena (facendo attenzione alle consistenze e cercando comunque di offrire solo ciò che sia cucinato in modo sano e senza sale/zucchero).
Quale scegliere?
A mio avviso non c’è una strada giusta e una strada sbagliata.. sono strade diverse, fatte per mamme diverse e per bimbi diversi. Io ho deciso di partire con lo svezzamento tradizionale, ma non escludo di cambiare strada qualora dovessi aggiustare il tiro per seguire le esigenze e i tempi della piccola.
Perchè ho deciso di partire con lo svezzamento tradizionale? Beh.. perchè si fonda su regole chiare (linee guida dell’OMS) che garantiscono al bambino gli apporti nutrizionali necessari alla sua crescita.
Per concludere vi lascio queste “sante” parole del buon Marcello Bernardi,
pediatra e docente di Puericultura:
“Non ci sono due bambini eguali, non ci sono due mamme eguali, e non ci sono due coppie mamma-bambino eguali fra loro. Le esigenze di ogni coppia, e quelle di ciascun membro della coppia, possono essere diversissime. Anche per quanto riguarda il divezzamento. Perciò c’è da pensare che sia sbagliato stabilire delle regole valide per tutti. C’è chi sente di cominciare prima e chi dopo, chi ha un carattere più “avventuroso” e chi meno, chi è ansioso e chi non lo è, chi deve fare il conto con determinate situazioni… ecc”
LO SVEZZAMENTO
Se ti piacciono le mie ricette, segui la mia pagina facebook: Cooking Giulia!
Clicca “mi piace” per essere aggiornato sulle ultime novità 😉 a presto!
Ciao Giulia,
che bella quest’idea del diario dello svezzamento!!
Ti seguirò con attenzione anche perché Gregorio entra nel 5° mese ed è ora anche per me di iniziare a pensarci.
Domanda 1: che libri hai letto per documentarti e scegliere la tua strada? Io propendo, al momento, per lo svezzamento tradizionale ma, come dici tu, vedremo come andrà una volta iniziato il percorso!
un bacione a te e alla piccola
Sara
Ciao Sara!! Sono contenta che questo mio “diario dello svezzamento” possa essere utile alle neomamme come noi 😉
I libri che ho letto finora sono:
– I primi mesi di vita del bambino
– L’alimentazione del bambino dalla nascita all’adolescenza
– Lo svezzamento e oltre.. secondo natura
– Il nuovo bambino
– Deliziose ricette per i primi 3 anni di vita. Perché fin dallo svezzamento il pasto sia un momento di salute e di gioia
…e ne ho ordinati altri 😉
un abbraccio a voi!!
Giulia