Crema Pasticcera

Versione per dolci al cucchiaio

Crema pasticcera : forse la crema più usata e abusata della cucina italiana perché è una, a mio parere, delle più versatili e gustose!

Questa versione è molto delicata nel gusto e rimane morbida, pertanto è più adatta per un consumo nei dolci al cucchiaio che come ripieno o per decorazione ad esempio dei bignè o zeppole che ho preparato per la Festa del Papà.

crema pasticcera per dolci al cucchiaio
  • Preparazione: 10 Minuti
  • Cottura: 15 Minuti
  • Difficoltà: Medio
  • Porzioni: 500 ml di crema
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 120 g Tuorli
  • 125 g Zucchero (bianco fine)
  • 50 g Amido di riso (o fecola di patate)
  • 500 g Latte intero
  • 1 Scorza di limone (di un frutto)
  • 1 Baccello di vaniglia (o estratto q.b.)

Preparazione

  1. Preparate sul fuoco una pentola con l’acqua per la cottura finale a bagnomaria (di grandezza adatta alla ciotola in cui creerete il composto di uova).

  2. Mettete il latte in una altra pentola con i semi della vaniglia e la buccia del imone tagliata a striscioline (solo il giallo mi raccomando , il bianco la rende amara) e portate a bollore.

  3. In una ciotola in alluminio a parte miscelate con una frusta i tuorli con l’amido e lo zucchero.

  4. Non appena il latte bolle, filtratelo e versatelo bollente sul composto di uova mescolando continuamente.

  5. Passate la ciotola sulla pentola per il bagnomaria e cuocete continuando a mescolare per il tempo necessario alla cottura della crema (pochi minuti)

  6. Non appena la crema si è addensata, toglietela dal fuoco e travasatela in un contenitore freddo continuando a mescolare finché non perde il calore di cottura (dai consigli degli chef “seri” deve scendere a circa 50° per evitare che di rovini e perda morbidezza).

Trucchetto per raffreddamento veloce

Alcuni pasticceri (tra cui il grande Maestro Massari) consigliano di tenere in frigo un contenitore e versare la crema appena tolta dal fuoco in questo contenitore sempre continuando a mescolare finché non perde il calore di cottura,  questo procedimento accellerando il raffreddamento dovrebbe evitare la cosidetta granulazione (coagulazione dell’uovo con relativa formazione di grumi…)

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