Pitta’nchiusa calabrese versione dolce

Pitta’nchiusa calabrese versione dolce, ecco la ricetta del nostro dolce tipico calabrese, direttamente dalle parole della mia mamma! Buoni preparativi!!!
Pitta'nchiusa calabrese versione dolce
La Pitta’nchiusa calabrese versione dolce, è il dolce tipico natalizio, ma nella nostra famiglia è il dolce delle feste…qualsiasi festa, quindi ogni occasione è buona per non dimenticare le nostre tradizioni!!!!

Me lo avevano chiesto in un gruppo di mamme e la mia mamma ha scritto la ricetta. Lei lavora molto “ad occhio”, quindi è stata molto brava a fornire la ricetta con le unità di misura!!! Inserisco il suo testo con le sue parole!

“La pitta ‘mpigliata è un dolce tipico calabrese, originario di San Giovanni in Fiore ma molto diffuso in tutta la provincia di Cosenza / A Catanzaro il dolce è preparato per il Natale e identificato con il nome di pitta’nchiusa. Il nome deriva dall’ebraico e dall’arabo pita, che significa schiacciata. / Il periodo al quale si fa riferimento della nascita della pitta ‘mpigliata è il 1700. Il dolce veniva preparato soprattutto per le cerimonie nuziali, come riferisce un documento notarile di San Giovanni in Fiore, risalente al 1728.” (Wikipedia)

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Pitta’nchiusa calabrese versione dolce

Premetto che facendo ad occhio per le dosi si considerino approssimative, ok!!! Si cominci con la lavorazione:
Ingredienti:
  • 500 g di farina 00
  • n°3 uova
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • la scorza e il succo di 1 limone

per misurare gli ingredienti liquidi uso un bicchiere dello yogurt :

  • 1 bicchiere di latte
  • 1 bicchiere di olio d’oliva
  • un pizzico di cannella
  • un pizzico di chiodi di garofano
  • 2 bicchieri di zucchero
  • un pizzico di buccia di mandarino essiccata e tritata finemente

Procedimento:
Versare la farina sulla spianatoia, fare un buco al centro e inserire tutti gli ingredienti, lavorarla bene e se necessario, aggiungere altra farina finché il composto risulterà omogeneo e liscio.

Con un pezzo della pasta stendete una sfoglia fine, che ci servirà da base, adagiatela su di una teglia rotonda (io ho utilizzato un contenitore d’alluminio) e sotto spennellate un po di olio. Fate in modo che i bordi fuori escano dal vassoio così poi lo ricamiamo a dolce ultimato (sembra difficile ma non lo è, ve lo assicuro).

Prendiamo il panetto ottenuto e tiriamo la sfoglia finemente, quando abbiamo ottenuto una bella sfoglia grande, mettiamo sopra dell’olio d’oliva, siate generose…..con la mano aiutate a spalmarlo bene in tutta la sfoglia, lo zucchero …..anche qui siate MOLTO generose (io apro la confezione dello zucchero e lo prendo a pugni,fate pure!).

Cospargete abbondantemente, lo stesso con le noci tritate, su tutta la sfoglia in modo uniforme, e con l’uvetta (che naturalmente è stata messa a bagno e lasciata asciugare), una spruzzata di arancio spremuto, un filo di miele (su tutta la sfoglia).

In questa versione è d’obbligo il vino cotto…..io non l’ho fatto quest’anno….e quindi mi arrangio con l’arancio e il miele!

Per ultimo un’altro piccolo giro di zucchero…..adesso, cominciate mano mano ad avvolgere la sfoglia su se stessa, fate così: cominciando dal basso della sfoglia, alzate il lembo di 2 cm e coprite, tagliate con la rondella dei dolci, quella ricamata e ottenuto questo rettangolo lungo, tagliatelo a 3 o 4 pezzi, e formate delle roselline.

Pitta'nchiusa calabrese versione dolce

Oppure un’altra versione è quella di tagliare le strisce e avvolgendole, andando a formare una rosa grande.

Pitta'nchiusa calabrese versione dolce

Intanto riprendiamo la base che avevamo lasciato da parte, ci mettiamo sopra un goccio d’olio, una spolverata di zucchero e un pò del succo dell’arancio. Adagiate sopra le roselline ottenute cominciando dal centro, mettetele una accanto all’altra finchè la sfoglia sarà tutta piena di roselline, ottenute dalla sfoglia grande fino all’ultimo bordo, che avrete girato su se stesso, formando così tante roselline.

Tirate sù i lembi della base che fuoriuscivano dal vassoio e cercate di metterli intorno a tutte le roselline ottenute in modo da “chiudere” la “rosa” ottenuta.

Una volta pronta,sopra una passata di miele, ancora qualche spruzzata di succo di arancio, una spolverata delicata di zucchero e via in forno non troppo caldo, a 160° per 30 minuti circa. Deve risultare di un colore ambrato delicato, e comunque dopo la mezz’ora lo controllate e capite se è cotto.

Spero di essere stata abbastanza chiara, ma vedrete se lo fate, vi verrà facile!

Vi auguro un buon lavoro e buon appetito!

Vi lascio la ricetta della versione senza glutine e qui ci sono alcuni passaggi per fari capire meglio la formazione delle roselline :

“Pitta’nchiusa calabrese gluten free”