2, Torta caprese, ricetta di Nadia Taglialatela

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Torta caprese ricetta di Nadia Taglialatela
Torta caprese ricetta di Nadia Taglialatela

Ciao a tutti, oggi proviamo a realizzare la Torta caprese, un tipico dolce da forno con una ricetta napoletana estratta direttamente dal corso di cioccolato mania che ho seguito al Mind, locale che ormai già conoscerete perchè ve ne ho parlato spesso, che si trova a Roma in via Federico Nansen 62 che oltre ad essere curato da care amiche è anche una ottima scuola di cucina per imparare a livello amatoriale e professionale “la consapevolezza del buon cibo” oltre a ricette innovative e tradizionali.

Proprio parlando di ricette tradizionali, con la torta caprese entriamo nell’ambito delle torte da forno che adoro, con un dolce molto particolare perchè fatto con completa assenza di farina, cosa che gli conferisce una particolare umidità tipica di questo prodotto rendendolo anche senza glutine. Come vedrete dai valori nutrizionali è un dolce abbastanza calorico ma se lo volete provare va assaggiato così com’è perchè come dico sempre “meglio meno ma buono”. La ricetta è di Nadia Taglialatela food-blogger, consulente gastronomico, organizzatrice di eventi e insegnante dell’arte culinaria.

Quindi direttamente estratta dal libricino delle ricette andiamo a provarla:

Ingredienti

  1. 350g di mandorle pelate e tostate
  2. 250g di cioccolato fondete al 70%
  3. 200g di burro
  4. 200g di zucchero a velo
  5. 6 uova medie
  6. 4 cucchiai di Amaretto di Saronno
  7. 1 pizzico di sale
  8. qb di burro per lo stampo
  9. qb di cacao per lo stampo
  10. qb di zucchero a velo e cacao per decorare

Procedimento

  • Tostare le mandorle in forno per 15 minuti a 180° finchè dorate, fatele intiepidire e tritale al mixer con un cucchiaio di zucchero preso dal totale pesato
  • Sciogliere il burro a bagnomaria o in un tegame a fondo spesso e fuoco basso, poi unire il cioccolato tritato e amalgamare il tutto rendendo lucido e liscio
  • Montare bene i tuorli con il resto dello zucchero e unire il cioccolato ormai tiepido, poi le mandorle tritate, il sale e l’amaretto.
  • Montare a neve morbida gli albumi ed unire gradatamente all’impasto mescolando come sempre quando abbiamo composti montati dal basso verso l’alto, quasi a coprire più che a mescolare
  • Versare in uno stampo da 26cm ben imburrato e spolverato di cioccolato amaro e infornare a 180° per 20-30 minuti, i bordi saranno ben cotti e l’interno deve rimanere umido.
  • Sfornare e lasciare intiepidire qualche minuto poi spolverare di zucchero a velo e cioccolato
  • Conservare in frigorifero una notta intera e servire il giorno successivo

Dose: Si ottengono circa 1360g di impasto consigliato quindi uno stampo da 26cm

Valori nutrizionali per 100g: (Acqua 22g, proteine 9g, grassi 33g, carboidrati 33g, Kcal 448 )

 

Bene questa è la ricetta, ho seguito tutte le indicazioni, tostato le mandorle, montato tuorli e albumi separatamente e unito gli ingredienti come indicato. Ho appositamente preso del cioccolato fondente al 72% e devo ammettere che è una scelta azzeccatissima, in un dolce così carico di grassi un tocco di amaro non guasta. La ricetta dice che lo zucchero a velo sopra oltre che per guarnizione serve anche per mantenere il dolce umido, inoltre consiglia di resistere alla tentazione di cuocere il dolce oltre il tempo indicato, anche perchè se secca diventa troppo asciutto e immangiabile. L’interno è venuto bello umido i sapori sono ben amalgamati, io l’ho cotta in uno stampo da 24cm quindi più piccolo di quello consigliato perchè preferivo averla più alta e sono rimasto soddisfatto. Non ci sono passaggi particolarmente complessi, viste le due montature, sbattete gli albumi alla fine subito prima di unirli all’impasto per evitare che aspettando perdano acqua e mi raccomando usate ciotola e fruste ben pulite senza tracce di grasso o di tuorlo. Infine non dimenticate di unire lo zucchero quando tritate la frutta secca per non perdere gli oli essenziali.

Una indicazione personale, la ricetta dice di tenerla in frigo una notte, cosa che sottolineo perchè in effetti si amalgamano bene tutti i sapori, ma il giorno dopo vi consiglio di tirarla fuori dal frigo almeno due o tre ore prima di servirla, altrimenti avrete la consistenza di un salame al cioccolato perdendo la umida morbidezza di questo dolce. La torta caprese come tutte le ricette tipiche ha diverse varianti che a volte differiscono anche da famiglia a famiglia, quindi se avete versioni diverse, fatemelo sapere “se ne avete il coraggio…” che la proverò sicuramente.

Esperimento n°2 : CONCLUDED

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