Quando si parla di vino non è sempre facile in quanto dovremo saper tradurre in termini i sapori e gli odori riconosciuti degustando il vino in oggetto, in quanto è soggettivo poiché è investita la sfera dei sensi, quindi il linguaggio può apparire non consono e stretto per restituire le sollecitazioni che il tal vino ci ha trasmesso.
Podere Sabbioni, azienda sita nelle belle colline maceratesi, dove coltivano i propri vitigni con colture sostenibile e biologica, seguendo l’evoluzione del vino in tutti i suoi procedimenti sino ad ottenere un prodotto di alta qualità.
I vigneti si estendono nella quasi totalità all’interno della riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra, qui i terreni sono caratterizzati da una natura argillosa calcarea, dove i vitigni trovano terreno adatto per un uva di qualità e di conseguenza un vino di altissima qualità.
L’origine di questi vitigni si perdono nei tempi, e se con molta probabilità furono proprio i monaci circensi ad avviare la prima lavorazione artigianale di queste uve , possiamo solo dire che il vino che se ne trae è di assoluta qualità.
Azienda dal taglio artigianale, seguita passo passo dai titolari, seguendo così l’evoluzione del vino; hanno conseguito due certificazioni ambientali, biologico e viticoltura sostenibile e questo rappresenta il fiore all’occhiello dell’azienda.
Il Maceratino Ribona è una mono cultivar di origini antichissime, da qui il Colli Maceratesi RIBONA DOC che ho avuto modo di degustare.
Questa etichetta a base appunto di Ribona o Maceratino, ha un color giallo paglierino che tende al verde, per quanto riguarda i sentori olfattivi vanno da profumi fruttati e leggermente agrumati, con un buon bouquet di facile apporto supportato dal gusto acidico e minerale, buona persistenza.
La temperatura di servizio va dai 8 ai 10°, per il suo abbinamento è particolarmente indicato per piatti a base di pesce, carni bianche, antipasti specie quelli a base di formaggi, e il classico aperitivo fresco è un connubio perfetto come quello fatto da noi.