La cicerchia

Con questa ricetta partecipo al contest Un coccio al mese per dodici mesi

Cicerchia  500 g

1 cotica

1 carota

1 cipolla piccola

2 spicchi di aglio

peperoncini

1 costa di sedano

pomodoro

1 bicchiere di vino bianco

olio di oliva

un rametto di rosmarino

sale

La sera, mettere la cicerchia in ammollo per 12 ore.

La mattina mettere in ammollo con la cicerchia anche la cotica col lardo.

Possibilmente cambiare l’acqua 2 /3 volte , lavando ogni volta la cicerchia e rimettendo ogni volta acqua tiepida.

Finito l’ammollo,fate a tocchetti la cotica.

Tritate finemente i due spicchi di aglio, la cipolla, il sedano e la carota.

In una pentola  mettere un po’ di olio di oliva, peperoncini, la cotica a pezzi, le verdure e il rosmarino

Soffriggete il tutto e quando appassiscono le verdure  unire un po’ di pomodoro e continuate la cottura per 5 minuti.

A questo punto aggiungete la cicerchia, un bicchiere di vino bianco , mescolate e fate assorbire il vino.

Aggiungete acqua calda fino a coprire il tutto, un po’ di sale e far cuocere coperto  e controllate se e’ troppo asciutto mettere altra acqua calda .

Servite in tavola con pane abbrustolito ed eventualmente un filo di olio di oliva crudo.

3 Risposte a “La cicerchia”

    1. Questo legume poverissimo era stato abbandonato, per fortuna oggi la cicerchia è stata riscoperta. Finalmente lo possiamo ritrovare nel centro Italia: nella Campania (dove vivo) , nell’Abruzzo e soprattutto nelle Marche.

  1. Anche in Puglia e particolarmente nel Salento la Tolica, qui così si chiama la Cicerchia, era molto in uso, era con le Fave secche una delle poche cose consentite alla povera gente, costava pochissimo, necessitando di nulla per crescere nei campi messi a maggese, il periodo di riposo necessario al terreno dove s’è coltivato il frumento per riappropriarsi dell’azoto consumato e reimmesso proprio con la coltura delle leguminose. Se ne faceva talmente tanto uso che c’era l’accumulo (latiriasi) di una tossina che portava alla progressiva perdita dell’uso degli arti inferiori. Facile debellare questo rischio, usando la Cicerchia raramente, come la nostra dieta molto variata fa, e tenendola a bagno per anche più di 24 ore, cambiandone spesso l’acqua e risciacquandola ad ogni cambio.

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