Le degustazioni tematiche hanno sempre un fascino particolare, è un po’ come viaggiare e scoprire la ricchezza di una regione attraverso i suoi territori, le persone che la abitano con le loro tradizioni, i loro prodotti, ciò che bevono e mangiano.
Se poi non sono eventi faraonici, si ha la possibilità di conoscere meglio i produttori e dialogare con gli amici per confrontare opinioni e sensazioni diverse davanti ad un buon calice e spesso le manifestazioni di GoWine sono di questo tipo con una selezione di cantine sempre molto interessanti. Il 9 febbraio scorso si è svolto “Viaggio nella Sardegna del Vino” nella nuova location all’interno dell’Hotel Savoy, vicino a via Veneto a Roma, riscuotendo un notevole successo.
Con la mia immancabile compagna di enoteche, Maria Luisa Coltellaro, mi sono recata ad affrontare questo viaggio nella Terra dei Nuraghes che ha una storia antica legata alla coltura della vite; grazie ai consigli di Alessandro D’Armini ci siamo destreggiate tra i banchi d’assaggio. Gallura, Barbagia, Trexenta, Planargia,….tante zone con tipicità di terroir differenti che consentono un’esperienza sensoriale molto interessante anche a fronte dello stesso vitigno. Assaggiare tanti Vermentini e mettere a confronto le tecniche di vinificazione diverse, o anche dei Cannonau notevoli, è stato veramente stimolante. Sono passata da un Contissa della cantina Trexenta molto aromatico a quello prodotto da Su’Entu maturato in tonneaux per almeno 6 mesi di grande struttura e morbidezza. Particolarmente gradevole lo Jankara, sempre un vermentino 100% nato nei terreni granitici della Gallura che beneficia di un’escursione termica considerevole regalando un vino complesso e maturo molto interessante. Le descrizioni appassionate di Luca Marini ci hanno trasportato tra i filari di quei vigneti antichi.
Un’altra cantina che mi ha colpito molto favorevolmente è stata la Zarelli di Magomadas (OR) nella Planargia che con la sua Malvasia di Bosa, Inachis mi ha ammaliato proprio come un volo di farfalle. Ottimo l’Ardesia di malvasia nera, in una bottiglia veramente elegante, un vino dal colore rosso intenso, morbido ed aromatico, vellutato, piacevolissimo. Memorabile!
Percorrere una delle nostre regioni più belle con questo viaggio virtuale, è stato sicuramente interessante oltre che gustosamente alcolico. L’approccio verso un calice risulta più intrigante in un contesto di questo tipo e ci aiuta a scoprire le peculiarità dei nostri produttori.