Tonno al sesamo

1372016_10201333328789568_274137299_oVi ricordate quella pubblicità che invitava a comprare salmone in scatola dicendo che era senza pelle e senza lische? Bene anche una bella fetta di tonno fresco lo è. E chi ha paura di cucinare il pesce perché crede sia difficile e non sa sceglierlo in pescheria, il tonno potrebbe essere un’ottima alternativa, molto meglio di spigole e orate di allevamento. Ovviamente deve essere italiano e già abbattuto! Comunque anche se non si sa cucinare, il pesce è molto più semplice della carne. Se è fresco, il 90% del pesce si può fare semplicemente in forno al cartoccio con un po’ di olio sale e un rametto di rosmarino nella pancia.

Questa non è neanche una vera ricetta per quanto è semplice, gli ingredienti sono praticamente tutti nel titolo e in più ci vuole solo sale e olio.

Prendete una bella fetta di tonno per persona, panatela nel sesamo. Fate scaldare poco olio in una padella antiaderente e poi scottate velocemente le fette su entrambi i lati. Bastano 2 minuti per lato perché dentro deve rimanere crudo, non vi spaventate e pensate al Giappone. Oltre ad essere un piatto squisito, è veramente molto sano se si pensa solo che il sesamo è ricco di calcio, acido folico, acidi oleici che abbassano il colesterolo e vitamine del gruppo B.  E’ quasi banale ricordare che le proprietà nutritive del tonno sono molteplici e che come tutto il pesce azzurro è ricco di omega 3, contiene anche ferro, fosforo,  selenio e quello fresco ha molta vitamina A.

Cosa volete di più? E tutto in soli 5 minuti! Buon appetito!

Qualche altra autorevole notizia sul tonno dal sito del grande chef Gregori Nalon:
http://www.gregorichef.it/blog/tonno-rosso-si-ok-ma-solo-quello-italiano.html#.Uk3Jb1PfnaY.facebook

panate il tonno nel sesamo
panate il tonno nel sesamo
Scottate entrambi i lati in una padella antiaderente con poco olio evo
Scottate entrambi i lati in una padella antiaderente con poco olio evo

http://youtu.be/eZBo0LQpfBQ

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4 Risposte a “Tonno al sesamo”

  1. Il pesce crudo può essere sicuro per il consumo dopo opportuno abbattimento termico.

    Non dovrebbe mai e poi mai consigliare l’utilizzo di pesce fresco per una ricetta in cui il pesce è sostanzialmente crudo.

    1. Ha ragione, ma il problema dell’anisakis credo sia ormai piuttosto noto e che prima di consumare pesce crudo è d’obbligo l’uso dell’abbattitore (o il congelatore casalingo). Magari dedicherò un post all’argomento ma è talmente diffuso andare al ristorante giapponese che forse risulterei tediosa 🙂

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